Questione di stile. Perché lo stile fa e deve fare la sua parte, soprattutto quando si gode di una certa popolarità. Prendiamo Brian Amato, per esempio. E’ “un ragazzo di 17 anni – come scrive lui stesso – con la passione per il videomaking“. Appartiene al gruppo degli youtuber più amati dai giovanissimi italiani, per intenderci. E’ carino, simpatico, ironico, sveglio. Però ecco, è da giorni e giorni che indossa la stessa t-shirt. Nera, con su stampato un bizzarro skateboard. Molto carina, per carità. Ma il troppo stroppia. E allora ecco che due “colleghe” nonché grandi amiche di Brian, ovvero Sofia Viscardi e Murielboom (Muriel De Gennaro) hanno ideato un modo inedito quanto efficace per… scuoterlo. Hanno coniato l’hashtag #BrianCambiaMaglietta, che la dice lunga e che in un batter d’occhio è entrato nelle tendenze di Twitter. Perché Twitter, e il web in generale, non perdona.
Così, migliaia di commenti si stanno susseguendo nella speranza che il buon Brian apra l’armadio e vada alla ricerca di una maglietta pulita. Che magari prima si faccia una bella doccia, come auspica qualcuno. Lui è al corrente di quanto sta accadendo, se la ride e la prende con filosofia; al momento, però, non ha raccolto l’invito degli altri internauti. Internauti che, con ogni probabilità, andranno avanti così fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto.
Questione di stile. Uno stile che a Brian non manca nei video demenziali che realizza e che fanno incetta di visualizzazioni. Poi certo, l’anima è nerd. Ma come si dice? In medio stat virtus. La virtù sta nel mezzo. E allora… Brian, su, cambia quella benedetta maglietta!
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