Qualche giorno fa abbiamo parlato delle foto di Vincenza Botti, terza classificata di Miss Italia 2015, per la collezione Autunno/Inverno 2015-2016 del brand curvy Keyrà. In realtà non è l’unica fanciulla dalle forme morbide ad aver partecipato allo shooting. Insieme a lei anche Chiara Barbaro, altra concorrente del concorso di bellezza, che però non è riuscita ad arrivare tra le ultime finaliste. “Ho le forme tipiche – ha dichiarato prima della finale, come riporta il Secolo XIX – porto la quarantaquattro, la terza di reggiseno e peso settanta chili. Mi sento bene con la fascia che mi hanno assegnato. Sono fiera di rappresentare le curvy“. Chiara frequenta il liceo scientifico Aprosio di Ventimiglia (in provincia di Imperia in Liguria) e vede il suo futuro in uno studio legale come il papà Francesco. L’esperienza nella manifestazione organizzata da Patrizia Mirigliani però l’ha fatta appassionare anche al mondo dello spettacolo e proprio per questo vorrebbe studiare recitazione: “Non escludo, quindi – ha aggiunto – di iscrivermi al Centro sperimentale di Roma per diventare una brava attrice“.
“Essere curvy? Significa avere le forme giuste al posto giusto, mangiare la pasta e non sentirsi in colpa; vedere le modelle e… Sorridere“: queste sono invece le parole usate dalla collega Vincenza.
“Oggi anche le donne con le curve – ha dichiarato Alberto Cacciari, stilista e patron del brand Keyrà, lo scorso agosto attraverso un’intervista esclusiva a Velvet Style – che poi secondo me sono le donne vere, vogliono poter andare in un negozio e scegliere i propri vestiti senza dover rinunciare a nulla. E credo anche sia giusto. Trovo assurdo che in Italia le taglie debbano finire a una 44/46. Una ragazza che veste una 48/50 non è obesa, magari è solo alta o ha una conformazione fisica più imponente. Ma questo non significa che sia brutta o che debba accontentarsi degli abiti per le signore di una cerca età“.