Lady Gaga, make up della star del Super Bowl

Occhi tempestati di glitter, ciglia finte XXL e labbra infuocate. Un make up da vera Cat Woman quello scelto dalla star Lady Gaga per approdare sul palco dell’NRG Stadium di Houston. Anche in quest’occasione è riuscita a fare colpo sui suoi fan.

Lady Gaga ama molto parlare di sé e una volta ha affermato: “Non sono reale, sono teatro”, e in effetti, come al solito, è riuscita a sorprendere proprio tutti calandosi nella “fossa” dell’NRG Stadium di Houston con dei look strabilianti e mozzafiato. Durante l’half time di Super Bowl 2017, la cantante si è esibita tra lingue infuocate ed effetti speciali, con micro body, shorts e le immancabili calze a rete, dalle quali si intravede il suo tatuaggio sulla coscia destra. Occhi tempestati di glitter, eyeliner da Cat Woman, ciglia finte e labbra rosso fuoco. Più sobrio il secondo look: top bianco, mini shorts e make up “quasi” naturale. Tutto è in equilibrio: il suo aggressive look viene stemperato dai lunghi capelli biondi lasciati sciolti che le donano un aspetto quasi principesco.

Ma come fa Miss Germanotta a sorprenderci ogni volta che sale su un palco? Quali sono i suoi segreti di bellezza? E la sua beauty routine? Per prima cosa decolora spesso le sopracciglia. Di fatto, a Vogue ha dichiarato: “Mi piace tenerle chiare, sono più versatili. Quando sono sbiancate è possibile disegnarle nel modo desiderato”. Per quanto riguarda il colore dai capelli, lei di base è mora; ma, per non confondersi con Amy Winehouse, ha deciso di optare per il biondo platino: “Non mi dispiace essere paragonata a lei, ma voglio un’immagine tutta mia”.

La cantante non è solita struccarsi prima di andare a dormire, e quando si ricorda di farlo utilizza l’olio per bambini. Come quasi tutte le star non ama prendere il sole al fine di abbronzarsi: detesta la pelle ambrata e adora la sua carnagione chiarissima e color bianco perla. Ed infine, non esce mai senza eyeliner e rossetto rosso; fa parte del personaggio e come lei stessa dichiara: “Non sono reale, sono teatro”. 

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