Prosegue la Milano Fashion Week: tra il sole caldo e pre-primaverile del 25 febbraio, hanno sfilato Bottega Veneta, Antonio Marras, Blumarine e tanti altri.
Siamo alla quarta giornata di Milano Fashion Week e il diario di Velvet Style riprende puntualissimo con il recap delle sfilate. Dopo i vari Fendi, Versace, Krizia, Moschino, Gucci, in questo sabato la prima a esporsi è stata Bottega Veneta, nell’artistica Accademia di Brera. La collezione uomo-donna per l’autunno e inverno 2017-2018 ha visto tante top come Eva Herzigova e Maria Carla Boscono. Il designer Tomas Maier ha puntato su un’eleganza retrò, con linee precise e nette che scandiscono silhouette “allo stesso modo del tratto della matita”, come le ha definite lo stilista. Pellicce, giacche corte e superbi abiti laminati hanno composto la collezione.
Segue Antonio Marras, che insiste su fiori e piante, che costituiscono il leitmotiv della collezione, insieme a trasparenze e vedo-non-vedo. La sensualità si sposa con l’estrosità, le molteplici influenze cosmopolite, le stampe, i diversi tessuti e le differenti fatture. La sfilata ha rotto la normale scansione delle camminate per reinterpretarsi in momenti di ballo sregolato, oltre a salti, giravolte e piroette. Alla fine lo stilista arriva correndo, le modelle si tolgono le scarpe e tutto è all’insegna dell’assoluta informalità.
È la volta di Blumarine, che mette in scena – come sempre – la favola. Motivi barocchi e rococò s’innestano sulla finezza dell’azzurro polvere e del giallo chiaro, del rosa perlato, del ghiaccio e del nero. Pellicce voluminose e un po’ retrò si alternano ad abiti bon-ton, di raso e seta, dal netto effetto vintage-classy. Foulard, polsini e rifiniture costituiscono i dettagli leziosi che contraddistinguono il marchio da tempo, insieme a borse e scarpe con i classici laccetti. Anna Molinari festeggia i 40 anni della maison, e festeggia alla grande. Tra le top spunta anche Bianca Balti.
L’autunno di Missoni è sotto il segno del patchwork: coerente con la propria identità, il fashion brand propone un mosaico di colori caldi, freddi, accesi, invernali: dai rossi ai fucsia, dai blu ai bianchi agli arancione: un frullato unico che si ricompone in caldi capispalla, pantaloni e knitwear, calze dai colori sgargianti, linee, quadretti e onde trasversali che scompongono qualunque regola formale. Angela Missoni ha dato una connotazione in rosa al proprio fashion show, distribuendo a tutto il pubblico dei Pussyhat, cappelli rosa che simboleggiano l’unione “nella battaglia dei diritti, della libertà e della democrazia”. Il cappello con le orecchie di gatto ha punteggiato e vivacizzato l’atmosfera della sfilata.
Ermanno Scervino ha presentato una donna sensuale ed elegante, connubio non difficile per la maison. Elsa Hosk è in prima linea a mostrare sensualità trasparente tra pizzi, veli e ricami, ingentiliti da intramontabili cappotti pied-de-poule, colli di pelliccia, spille a forma di cuore rosso, rifiniture preziose. La “castità trasparente” di Ermanno Scervino torna con grazia e leggerezza. Il ghiaccio è il colore principe, che si declina insieme alle sfumature del rosa, dell’azzurro polvere e del nero superchic.
E Jil Sander? Rodolfo Paglialunga propone un autunno esuberante, giocando con i colori inaspettati: il camel, il giallo canarino, le rifiniture black & white. Le forme e le linee si allargano, proponendo silhouette oversize: grandi mantelli, capispalla extralarge, tagli diagonali che spezzano la classicità di altri brand. Stando a Jil Sander, e non solo, pare di capire che il prossimo sarà l’autunno dei cappotti e degli abiti maxi.
Femminile, eterea e principesca è la donna di Philosophy by Lorenzo Serafini, che propone volumi di tulle, trasparenze, pizzi, ricami, gonne di ogni taglio e lunghezza. Neri e animalier aggressive contrastano con colori pastello più tenui, minidress con collant velate e l’immancabile pied-de-poule.
Neri opachi, rossi, blu elettrici e trasparenze da quasi-topless caratterizzano la sfilata di Leitmotiv, che trabocca di stampe ricche e variegate. Non mancano echi anni ’70, stivaletti silver a punta e waves psichedeliche. La collezione LEIT-BAROQUE punta su esotici arabesque, sulla esagerazione delle decorazioni che vanno dall’insistente tema del cervo al jacquard; tutto è realizzato in tessuti eterogenei, dalla lana al lamè. A chiudere la giornata di sabato è Elisabetta Franchi, che propone una donna sofisticata ma sensuale, con lunghi modelli aderenti e scintillanti, grandi fiocchi post bon-ton, maxi-gonne di tulle nonché il velluto nelle sue mille declinazioni.
Cala il sipario anche sulla quarta giornata di Milano Fashion Week. Ora è il turno della domenica, con Marni, Laura Biagiotti e tanti altri.
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