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Dine Sharing, il piatto condiviso: ecco in che cosa consiste il nuovo trend che parte dall’India

Dine Sharing, la nuova “moda” deriva dalla cultura del cibo di tanti paesi in Africa e Asia: oggi anche gli chef stellati italiani apprezzano la soluzione.

Il mondo della gastronomia è in costante evoluzione, e uno dei trend più interessanti che sta guadagnando popolarità è il “Dine Sharing”, ovvero il piatto condiviso. Questo nuovo modo di gustare i pasti si basa sull’idea di portate abbondanti dei piatti principali dei menù servite a tavola, tutto al centro, tutto da condividere. L’ispirazione per questo trend arriva dall’India, dove la condivisione del cibo è una pratica radicata nella cultura culinaria.

L’essenza del Dine Sharing è semplice ma affascinante: tutti i piatti vengono disposti al centro del tavolo, in teglie, pirofile, tegami e ciotole comuni. I commensali possono immergere direttamente le proprie posate nei piatti o servirsi da soli, creando un’atmosfera conviviale e calorosa. Questo stile di servizio non è nuovo; piatti come la tajine marocchina, la fonduta valdostana di formaggio e la svizzera bourguignonne di carne hanno lunghe tradizioni di condivisione. Tuttavia, la novità sta nell’applicare questo concetto anche a un normale menu servito al ristorante, rompendo gli schemi tradizionali della ristorazione.

Dine sharing: origini e significato di questa modalità di condivisione del cibo

Chef famosi come Andreas Caminada hanno introdotto il concetto di “Fine dining sharing experience”, offrendo ai loro ospiti un’esperienza culinaria intima e condivisa. Questo approccio non solo permette ai commensali di connettersi tra loro, ma anche di sperimentare una vasta gamma di sapori e piatti. Il concetto di condivisione è profondamente radicato in molte culture gastronomiche, come le tapas spagnole e il meze greco, che celebrano la diversità culinaria attraverso il piacere di gustare piccole porzioni di molti piatti.

Dine sharing (velvetstyle.it)

Secondo gli chef che hanno abbracciato questo trend, il Dine Sharing non è solo una moda passeggera ma rappresenta una vera e propria rivincita della condivisione sociale. Questo modo di servire i pasti non è considerato sciatteria, ma piuttosto un gesto di estrema cura per il piacere dei commensali. Inoltre, il Dine Sharing è un modo efficace per evitare gli sprechi alimentari, poiché le porzioni possono essere adattate in base all’appetito dei partecipanti.

Come sfruttare la soluzione anche a casa

Per organizzare una tavola in stile Dine Sharing a casa, è importante seguire alcune regole. L’apparecchiatura non deve prevedere solo un piatto o due, ma diversi piatti di varie forme e dimensioni. I commensali possono scegliere di usare diversi tipi di posate e servirsi direttamente dalla portata al centro della tavola. Anche i dolci possono essere condivisi, offrendo l’opportunità di assaggiare diverse prelibatezze insieme agli amici e alla famiglia.

Dine sharing (velvetstyle.it)

Il Dine Sharing rappresenta non solo un modo innovativo di servire i pasti, ma anche un’occasione per riunirsi e creare legami attraverso il cibo. Questo trend, nato dall’amore per la condivisione e il gusto, sta trasformando le esperienze culinarie in momenti di convivialità e gioia.

Benedetta Castellaro

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Benedetta Castellaro

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