“A day in the life”, l’intervista a Martina Pinto

Martina Pinto, 23 anni, giovanissima e già con una carriera ricca di esperienze lavorative importanti.
Per lei adesso l’avventura di un personal blog, “A day in the life”, ne parla con noi in questa intervista…

Ti abbiamo sempre vista come un’attrice in gamba e giovanissima, ora sei presente sul web con un tuo blog personale, come mai la scelta di aprire un fashion blog? Ci spieghi il perché del titolo “A day in the life”?Beh in realtà avevo già un blog sotto mentite spoglie…non l’ho mai detto a nessuno!
Mi sono decisa dopo aver fatto una lunga chiacchierata notturna con Chiara Biasi, blogger che seguivo già da tempo. Il mio blog nasce dalla voglia di comunicare tutto quello che mi passa per la testa, a volte senza filtri, ed è per questo che rischio di essere fraintesa o criticata. Mi piaceva l’idea di avere uno spazio tutto mio per poter rimanere in contatto con quelle persone che mi seguono da sempre e con i nuovi arrivati. Il mio infatti non è un blog che tratta solo di moda, ma un concentrato della mia vita di ragazza di 23 anni che si destreggia tra lavoro, studio, esami, vita casalinga, palestra, amici, moda e social network.
Mi piace l’idea che le persone mi vedano a 360 gradi e soprattutto senza filtri, perché con il lavoro che faccio, rischio di essere vista come quella che non sono.
Il titolo “A Day In The Life” nasce dalla mia grande passione per i Beatles, è il titolo di una delle mie canzoni preferite, anche se legata ad un periodo della mia vita ormai concluso.

Che effetto ti fa sapere che molte lettrici seguendoti poi prendono spunto dai tuoi look e cercano di “imitarti” in materia di stile?

A me può fare solo piacere, ma ovviamente non faccio dei post con gli outfit per farmi copiare dalle persone o essere adulata come icona di stile. Lo faccio semplicemente perché mi piace, lo trovo divertente e soprattutto lo faccio senza pretese; senza pensare di cambiare lo stile della gente, perché ritengo che i gusti siano qualcosa di strettamente personale.
Non si può imporre un determinato stile solo perché piace a te. Ad esempio mi piace scovare nuovi brand e condividerli con chi mi segue ed avere un confronto continuo su quello che può essere l’ultima tendenza.

Per lavoro hai fatto tantissimi viaggi ed esperienze diverse, se dovessi sceglierne una in particolare da rifare e il motivo per cui la rifaresti?

Quest’estate sono stata per più di un mese in Bulgaria e devo dire che, superati i primi giorni, non sono stata affatto male, ho avuto la possibilità di visitarla bene e di conoscere la loro cultura. Forse tornerei a Miami, dove ho girato “La fidanzata di papà” di Massimo Boldi. Lì sono stata solo due settimane nelle quali ho lavorato ininterrottamente e quindi non ho avuto modo di godere a pieno questa città e le sue attrazioni.

Da amante della moda hai dei punti di riferimento o delle fashion icon a cui ti ispiri?

In realtà non avendo uno stile preciso in niente praticamente, non ho una sola icona di stile. Ti dico così perché ad esempio musicalmente vado dai Beatles a Bieber, anche nella moda sono uguale, mi piace sperimentare.
Vado dallo stile chic al rock più aggressivo con una facilità assurda, e la cosa mi piace!
La moda la accosto molto al mio lavoro, può permettersi di “indossare” molte personalità.
Ad esempio amo Olivia Palermo, l’eleganza di Charlotte Casiraghi, la grinta e lo stile unico di Gwen Stefani.

Sbirciando il tuo blog si intravede qualche anteprima della tua collaborazione con il brand Jabot, ci parli un po’ di questa nuovissima collezione?

La Capsule Collection con Jabot è nata un po’ per caso, dopo aver collaborato con loro per il blog, abbiamo pensato che sarebbe stato carino creare una piccola collezione ideata da me. Così abbiamo realizzato cinque modelli di cui: un abito, un pantalone, una maglietta/blusa, degli shorts e una giacca. Il tutto con un filo conduttore che è una seta con un disegno particolare che mi ha subito colpita!
Spero sia una scelta vincente e che possa far compagnia a molte di voi quest’estate!
È una linea giovane, easy ma che allo stesso tempo non vuole passare inosservata. Sono molto felice di questa esperienza nel campo sartoriale, perché Jabot è un’azienda tutta al femminile, che crea abbigliamento con una cura, una passione e una ricercatezza che raramente ho visto in altri brand.
Ah, ovviamente è tutto Made in Italy, il che non è da poco!

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