Chiude l’impero di Mariella Burani

Un fallimento preannunciato già da un anno a questa parte, adesso la casa di moda Mariella Burani non ha più nessun modo di tornare indietro e rimediare: l’attività è definitivamente conclusa.

“Con decreto in data 10 maggio 2013 la Sezione fallimentare del Tribunale di Reggio Emilia ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio dell’impresa della Mariella Burani fashion group spa, in liquidazione ai sensi dell’art. 104 della legge fallimentare”: l’annuncio fa il giro del web, del mondo della moda e stravolge le vite di 140 lavoratori.

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Mariella Burani, un marchio che nasce pensando all’abbigliamento per bambini, nel corso di questi 50 anni di attività si era allargato all’abbigliamento da donna arrivando ad essere un’azienda quotata in borsa.
Lo scorso anno poi arriva il fallimento, il giudice Luciano Varotti concede ai curatori la possibilità di vendere quel che rimaneva e Mariella Burani apre in maniera provvisoria l’esercizio in attesa di un possibile acquirente.

La salvezza era ovviamente la speranza di tutti i dipendenti del marchio italiano, ma a febbraio 2013 la pronuncia della condanna per il fallimento: Walter Burani, 80 anni e Presidente dell’azienda, e il figlio Giovanni, 49 anni e Amministratore Delegato, sono condannati a sei anni di reclusione per bancarotta fraudolenta aggravata oltre a un risarcimento complessivo di circa 13 milioni di euro a favore delle curatele fallimentari delle tre società coinvolte nel crac e di due fondi.

Adesso a Cavriago, sede dell’azienda, i lavoratori hanno smesso di protestare.

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