Cala il sipario su Alta Roma, il bilancio della XXIII edizione

Cala quest’oggi, mercoledì 10 luglio, il sipario su Alta Roma, l’evento di moda dedicato all’haute couture che si tiene ogni anno nella Capitale. Dopo quattro giorni di intensi appuntamenti, gli abiti presentati nel corso della XIII edizione della manifestazione lasciano le passerelle italiane, dopo aver incantato platee di appassionati presenti nei parterre dei defilè.

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Il bilancio di questa kermesse sembra essere tutto positivo, anche se a dare spettacolo non sono state solo le creazioni sartoriali ma anche alcuni “fuori programma”, come l’inconveniente della modella rimasta a seno nudo nel corso della presentazione della collezione di Renato Balestra e il blitz animalista durante la sfilata di Jean Paul Gaultier. Proprio quest’ultimo stilista, che per la prima volta ha scelto le passerele di Alta Roma, è stato l’ospite d’eccezione dell’evento, presentando la collezione La parisienne, un estratto dei più bei capi delle passate collezioni e un omaggio alla sinergia tra le due capitali mondiali dell’alta moda, quella francese e quella, appunto, italiana.

Grande successo anche per Sarli Couture, la linea firmata Fausto Sarli e disegnata da Alberto Terranova, contraddistinta da abiti ispirati alle costruzioni architettoniche delle più importanti città del mondo. Giada Curti ha invece portato in passerella abiti volti ad omaggiare le grandi donne della storia, in primis la sovrana francese Maria Antonietta, ispiratrice per altro del nome dato alla collezione, chiamata Le Bandeau d’Amour, come il nastro che utilizzava per trattenere i suoi capelli. Proprio come imponeva la moda di Versailles, gli abiti della Curti sono apparsi riccamente decorati con pizzi rebrodè e macramé in tonalità cangianti e luminose, a contrasto con il bianco ed il nero. Al termine della sua sfilata inoltre, la stilista ha salutato i presenti camminando in passerella accompagnata dalla sua bimba, vestita con un abitino scuro e cinto in vita da una fascia celeste, in omaggio a Telefono Azzurro. In merito a questa scelta, Giada Curti ha commentato: “La più piccola della Famiglia Curti – Azzurra Maria –  è la testimonial di un piccolo gesto della Maison per ricordare che i giovani sono il nostro futuro e meritano attenzione e tutela”.

Proprio a proposito dell’importanza da riservare alle nuove generazioni, anche questa edizione di Alta Roma ha concesso loro ampio spazio, accogliendo in passerella le creazioni sia dei partecipanti al concorso Who’s on Next che degli studenti dello Ied (Istituto europeo di design) e dell’Accademia dei Sartori.

Spazio anche per la moda sostenibile con il progetto The Ethical Fashion Initiative, il programma dell’International Trade Centre che crea manodopera prodotta da micro artigiani, di cui il 98% donne, che vivono in comunità dell’Africa e di Haiti.

Foto by Facebook

 

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