Re-Nate, la moda ecologica del riuso si fa chic, collettiva e dà nuova vita agli oggetti

La nascita è legata alla donna. La rinascita anche. Con tale idea alla base parte Re-Nate, progetto di riappropriazione di abiti, accessori e oggetti, a forte impronta ecologica. Lo spirito che guida le creative del gentil sesso che hanno concepito e stanno portando avanti questo progetto è quello di dare nuova vita, identità e importanza a quello che sarebbe destinato a venir buttato o a finire in un angolo dell’armadio, dimenticato. In effetti Re-Nate nasce proprio come un movimento in divenire e in continua evoluzione, oltre che pronto ad accogliere nuovi adepti. Per le fondatrici, infatti, non devono esistere limiti all’inventiva.

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Le protagoniste sono tutte signore e signorine con un passato o un presente in campi attinenti a quello della moda, per così dire, classica e hanno deciso di reinventarsi. I loro nomi? Stefania Giacomini, Pilù Martini, Beatrice Amodeo, Giusy Messina, Ludovica Cirillo, Nicole Rossini, Sara Onori, Ileana Giacintucci. Un team attratto da un concetto di moda e design che rispetti la natura e l’ambiente. “La terra è satura, soffocata dai rifiuti, dalla plastica, dai veleni… Compriamo, consumiamo, sprechiamo, buttiamo troppo.– dicono – Ecco perché nasce il nostro Atelier dedicato alla seconda vita degli oggetti. Riuso, rifacimento, riciclo, trasformazione: questi i sostantivi che ci piacciono. Il nostro non è un negozio dell’usato, ma un lab-fashion (laboratorio della moda) in cui portare vestiti, scarpe, borse, accessori, lampade, oggetti per la casa e di arredamento, persino computer.

Beatrice Messina, architetto, e Ileana Gentilucci, light designer, si occupano soprattutto di ridare nuova vita ad arredi e lampade, personalizzando con gusto. Ludovica Cirillo usa tasti del computer, mouse e tutto ciò che ormai tecnologicamente non funziona più per creare gioielli post-industriali, ma anche clutch adornate da tasti di computer. Sara Onori, shoes designer, è la persona giusta alla quale consegnare un paio di scarpe vecchie, una borsa o accessori oramai fuori moda o lisi dal tempo per ritirarli rimodernati, tinti, decorati. Giusy Messina, che per diciotto anni ha lavorato presso la maison Gattinoni, crea, progetta e sviluppa nuove tecniche e prototipi di abbigliamento, con un occhio speciale per il ricamo. Infine, Nicole Rossini, eco cooker, tiene corsi di ri-uso tra i fornelli proponendo gustose ricette che trasformano vecchi piatti in stimolanti ingredienti di partenza per mille nuove pietanze. L’appuntamento per dare il via al progetto è ogni domenica mattina, dal 10 novembre, al locale Mò Mò, a piazza Forlanini, a Roma, per ideare nuovi progetti, portare i propri oggetti in disuso, riflettere su una moda più ecologica.

Foto by Ufficio Stampa

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