Alessia Marcuzzi: Lucy Bag Marks&Angels per la ricerca sulla fibrosi cistica

Bella, brava e… buona. Alessia Marcuzzi non è solo una conduttrice di successo e una delle fashion blogger più amate e seguite della rete (il suo blog La Pinella è stato inserito tra i 99 più influenti al mondo dal magazine USA Signature9.com), ma anche una persona attenta alla realtà che la circonda e impegnata nel sociale. Un modo di essere che la biondissima showgirl ha confermato decidendo di supportare la causa della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica-Onlus (creata tra gli altri dall’imprenditore Matteo Marzotto, che a causa della malattia ha perso la sorella) con una borsa limited edition del marchio Marks&Angels, fondato con l’amica stilista Laura Angelilli, anche mente e cuore del brand L’Aura.

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Il modello scelto per aiutare a trovare una cura per la fibrosi cistica è una riedizione di uno dei più amati tra quelli di Marks&Angels, la Lucy Bag, che per l’occasione si veste di un mood colorato e pieno di energia, per trasmettere un messaggio positivo e di speranza a tutti coloro che soffrono di questa patologia di origine genetica: canvas e lino naturale, frange in pelle, nastri di passamaneria e campanelli danno così forma a una borsa che, proprio come la sua creatrice, non solo è bella, ma è anche buona.

La speciale Lucy Bag in edizione limitata contribuisce infatti alla causa della ricerca sulla fibrosi cistica devolvendo alla Fondazione una parte dei ricavi delle vendite: un progetto di grande valore, al quale si può prendere parte attivamente in prima persona acquistando fin da subito la borsa sul sito di e-commerce di Marks&Angels e a partire da marzo in una serie di punti vendita selezionati su tutto il territorio nazionale, al prezzo di 286 euro.

Siamo fiere di poter contribuire a questa importante ricerca e fare uno dei numerosi e importanti piccoli passi che, ci auguriamo, porteranno presto alla cura per la fibrosi cistica, una malattia grave che solo in Italia conta 200 nuovi casi all’anno e per la quale ancora non esiste una cura definitiva“, hanno dichiarato Alessia e Laura, concludendo: “La malattia è invisibile ma non invincibile e solo i progressi della ricerca potranno cambiare lo scenario e dare soluzioni risolutive: aiutiamo la ricerca e aiutiamo la vita“.

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