Laura Barriales: “Mi piace la comicità, non mi sento un sex symbol”

Bastano poche parole con Laura Barriales per capire di avere di fronte una persona vera, non un’idea, un’immagine, creata dalla tv. Spagnola, classe 1982, Laura ha iniziato a lavorare come modella giovanissima e non si è più fermata, percorrendo passo dopo passo la strada che porta alla televisione, al cinema e ora anche alla radio, dove lavora con Max Giusti. Una strada lunga e fatta tutta a piedi, senza l’aiuto di nessuno, se non il supporto della famiglia e degli amici. Parla di sè, Laura, della sua vita avventurosa e faticosa, e trasmette simpatia: ride volentieri, scherza, è una che “non se la tira“, ricorda spesso che lei è “una di provincia“, che non si sente un sex symbol, che le piace fare la “spalla dei comici“. E non è una posa. E’ proprio così. Così come si è raccontata in una bella chiacchierata con noi, nel mezzo di una seduta in palestra…

Ciao Laura! Da modella ad artista a tutto tondo: ci parli del tuo ultimo impegno in radio a Radio 2 SuperMax?
E’ un’esperienza molto bella, impari tante cose. C’è una scaletta alla quale ti devi attenere per non ‘sballare’ i tempi e devi studiare perché gli ospiti sono diversissimi: politici, attori, cantanti… Del presente e del passato. E’ una scuola pazzesca! Un conduttore non è mai laureato finché non fa la radio (ride, ndr).

Com’è lavorare con Max Giusti?
Max è un amore! Una persona davvero altruista: è difficile trovarne in questo mondo. Lui è sempre attento a tutti, tanto più considerato i ritmi e gli impegni, che ti portano come niente a fare su e giù con l’umore. Io lavoro sette giorni su sette e so come ci si sente.

Hai iniziato come volto e ora sei una voce: passo indietro o avanti?
Passo avanti, assolutamente. In tv arriva per prima cosa la tua immagine, in radio quello che sei tu. E poi io sono spagnola, non potrei mai essere una conduttrice ‘istituzionale’, né lo vorrei.

Parlando dei tuoi esordi, tu nasci come modella: scelta voluta o casualità?
Casualità. A un funerale – pensate – una persona che lavorava per un’agenzia di Barcellona e che conosceva mio papà mi ha notata e gli ha proposto di farmi fare la modella. Naturalmente i miei genitori non volevano. Così alla fine del liceo, quando mi hanno proposto il motorino, io ho detto di no e che invece volevo fare la modella. Sono una ragazza di provincia e per me rappresentava un modo per viaggiare. Infatti da Barcellona sono andata in Germania e poi in Giappone, in Sud Africa, a Miami… Non sono più tornata a casa. Sono diventata cittadina del mondo. Adesso sono in Italia da 11 anni e mi piace pensare che la Spagna mi ha cresciuta e l’Italia mi ha adottata. Mi manca il marito italiano e poi sono posto (ride, ndr).

Allora ne approfittiamo: sei fidanzata?
No, no, sono single!

Tornando al lavoro, dalle passerelle e gli spot alla tv: è stata una decisione ponderata o è capitato?
E’ capitato, anche in questo caso. E’ successo a una sfilata di Valentino: in pratica sono arrivate delle persone che hanno chiesto se c’era qualcuna di noi modelle che voleva intervistare le sue colleghe e io mi sono subito fatta avanti. Così è nata la collaborazione con Oltremoda, la trasmissione di Rai Uno.

E poi non ti sei più fermata…
Sì. Ho lavorato per la Rai, per Sky, per Mediaset, in tanti settori diversi. Ho fatto trasmissioni di musica, ho lavorato con Nicola Savino a Scorie, con Ale & Franz a Buona la prima… Ho sudato per avere quello che ho. La mia famiglia mi dice che devo tenere duro, che è orgogliosa di me. Non mi ha aiutata nessuno, la mia palestra è stata la moda: sempre in giro, è una lotta tu sola contro il mondo. Non è esattamente l’immagine glamour e patinata che passa.

A proposito… Tra le varie trasmissioni che hai fatto ce n’è anche una di calcio: Controcampo. Tu sei tifosa?
Sì, della Juventus!

E dopo aver lavorato in tanti ambiti diversi, ne hai uno preferito?
A me piace la comicità. Mi piace fare la spalla dei comici. Quando ho girato Maschi contro Femmine, Fausto Brizzi (il regista, ndr) mi ha detto: “Laura, lascia la tv e fai cinema. Fai la Cameron Diaz d’Europa“. Ma io non mi considero un’attrice.

Qualche rimpianto?
Mi hanno detto che se me la tirassi di più, sarei più sensuale, più ‘figa’, e potrei lavorare di più. Ma io non mi sento un sex symbol, non so, forse perché sono una ragazza di provincia. Sergio Friscia (attore e imitatore che lavora con Laura a Mezzogiorno in Famiglia, ndr) di me dice: “Laura è una bella con il carattere di una brutta“.

Infatti, per restare in tema, tu hai una bellissima frase di presentazione sui social: “Nata a León (Spagna) Mia prioritá? La famiglia Mio lavoro? Trasmettere gioia e farvi divertire con la mia spontanietá! Amo viaggiare, insieme a voi!!!“. Pensi che sia proprio questo tuo essere spontanea e genuina il motivo del tuo successo?
Sì, credo proprio di sì. Io piaccio alle donne. E non è cosa da poco. Noi donne siamo ipercritiche, se vediamo in tv una bella ragazza che non comunica niente, cambiamo canale, pensiamo che sia la solita bellezza inutile. Io cerco di trasmettere quello che ho dentro, di portare positività.

Anche il tuo stile è molto naturale: visto che siamo un magazine di moda ti chiediamo qual è (se ce l’hai) il tuo look preferito.
Sono molto una da t-shirt, jeans e scarpe da ginnastica. In tv sono truccata e con i tacchi, nella vita normale mi piace stare senza trucco e riccia riccia, naturale, così faccio riposare la pelle e i capelli.

Invece non ti vedremo mai vestita…
Dark-rockettaro (ride, ndr)!

Un consiglio fast per essere in forma come te?
Camminare tanto! Io vado sempre a piedi, mai in macchina. Quando chiedo magari: “Dov’è questa piazza” e mi rispondono: “A 6 km“, io prendo e vado. La gente mi dice che sono pazza (ride, ndr). Ma camminare fa bene, anche camminare senza meta.

Ultima domanda: progetti per il futuro?
Per adesso no, non ho tempo (ride, ndr). A giugno me ne vado in vacanza. E’ bellissimo e sono molto contenta di tutto quello che faccio, ma non ho più una vita privata. Zero.

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