Armani: la nuova borsa must have Borgonuovo omaggio a Milano

Giorgio Armani ha chiuso la Milano Fashion Week 2014 in polemica con Anna Wintour e Camera della Moda ed è un vero peccato, perché non solo lo stilista ha presentato due collezioni eccezionali, ma ha pure contribuito ad accrescere (ancora) l’immagine glamour della città, inaugurando una nuova boutique dedicata agli accessori in Galleria Vittorio Emanuele. Una dimostrazione del fortissimo legame tra Armani e il capoluogo lombardo e dell’amore di Re Giorgio per l’Italia e il Made in Italy, che lo stilista ha cementato dedicando la borsa icona della Primavera 2014 a Milano.

MFW 2014: DALLA DONNA NIKITA EMPORIO ARMANI ALLA GUERRIERA VERSACE

The Giorgio Armani Borgonuovo Bag prende infatti il suo nome da quello della sede storica della maison in città ed è una vera e propria dichiarazione d’amore da parte dello stilista ai luoghi che nel 1975 hanno visto nascere un marchio che sarebbe diventato sinonimo di lusso ed eleganza Made in Italy nel mondo. Realizzata a mano, come un capo sartoriale, con una chiccosa forma a trapezio, manici lunghi, fibbie in metallo e – soprattutto- una sofisticata contrapposizione di colori, la nuova borsa di Re Giorgio non solo si candida a, ma proprio è stata realizzata per diventare il must have di stagione, quell’accessorio imprescindibile nel look di ogni fashionista e trendsetter che si rispetti.

Borgonuovo Bag Giorgio Armani

Presentata durante il cocktail party di inaugurazione della nuova boutique in Galleria Vittorio Emanuele, un locale di 220 metri quadri organizzato su due piani, il primo caratterizzato da atmosfere gold e il secondo con suggestivi pereti e soffitto in tessuto blu, The Giorgio Armani Borgonuovo Bag è dunque l’ultimo omaggio dello stilista allo stile e all’eleganza del Made in Italy e per questo – ancora di più – lasciano l’amaro in bocca le parole di palese disappunto pronunciate da quest’ultimo per essere stato “abbandonato” nell’ultimo giorno di sfilate.

In tempi in cui le eccellenze della moda e del lusso nazionale prendono la strada dell’estero (ultima la maison Krizia, venduta al gruppo cinese Shenzhen Marisfrolg Fashion Co Ltd), quando non addirittura rischiano di scomparire (come nel caso di Gianfranco Ferré), il patrimonio storico, culturale ed economico rappresentato da Giorgio Armani e il suo dichiarato amore per il Belpaese andrebbero difesi e conservati come un bene prezioso. Molto prezioso.

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