Justin Bieber prima e dopo Photoshop. Ecco perché le foto erano scomparse

Nulla si crea, nulla si distruggetutto si trasforma. Niente di più vero. Perché quando una notizia è gonfiata ci mette ben poco a crollare. E anche una fotografia. E una persona. Stiamo parlando di Justin Bieber, l’idolo delle teenagers che, in questi giorni, aveva fatto impazzire le fan con le nuove foto in veste di testimonial per il marchio Calvin Klein Jeans e Calvin Klein Underwear. E lui stesso si era detto entusiasta della nuova esperienza di modello: “Diventare modello per Calvin Klein è splendido. Ho indossato quasi tutti i loro capi underwear per anni, nella speranza di diventare, un giorno, il loro testimonial. Anche se mai ho pensato che sarebbe accaduto veramente. È un sogno che si avvera”.

Ma quel sogno nasconde una fregatura. Perché dietro quelle foto da bomber c’è il trucco. E si chiama Photoshop. Un fotografo presente sul set durante lo shooting per Calvin Klein ha approfittato del contest per rubare qualche immagine. Foto rubata polemica assicurata. Perché il fotografo, poi, ha inviato alla redazione di BreatheHeavy.com la versione “nature” spiegando: “Justin ha specificato che nelle foto voleva sembrare più alto e gonfio, ad esempio nel pacco”. Le foto sono state rimosse immediatamente per paura che la carriera di Justin come modello subisse un’immediata battuta d’arresto. Lo staff di Bieber, infatti, ha minacciato di adire vie legali. Ma era già tardi. Il mondo web non perdona: le foto, ormai, avevano fatto il boom di visualizzazioni. E non sono bastate nemmeno le parole del personal trainer di Justin pronto a confermare le prestazioni fisiche del suo pupillo. Le strade del fotoritocco sono infinite, come i falsi muscoli del canadese, e quel basso ventre che tanto aveva riempito di aspettative le Belieber di tutto il mondo.

Oltre al danno la beffa. Perché l giovane cantante canadese aveva anche cavalcato l’onda dei complimenti sulla sua perfetta forma fisica mettendosi su un pulpito a dispensare consigli: “Faccio cinque sessioni a settimana della durata di 45 minuti ognuna. Separiamo gli esercizi: il primo giorno faccio schiena e tricipiti; il secondo giorno pettorali e bicipiti; il terzo giorno faccio spalle e gambe; gli altri giorni faccio solamente addominali”. Aggiungendo, poi, con modestia: “Non sono fatto per le diete. Provo a tenere sotto controllo le cose che mangio anche se a volte mi lascio andare ma ho 20 anni!”.   Non è fatto per le diete ma nemmeno per la palestra a pedi fiato, a quanto pare.

Foto by Twitter

 

 

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