Kiabi, moda low cost, punta a diventare leader in Italia: da settembre più borse e scarpe

Patrick Stassi, il direttore generale di Kiabi in Italia, scommette sul nostro Belpaese. Infatti, nel mirino del gigante francese di moda low cost per uomo, donna e bambini c’è l’espansione del mercato italiano, con l’obiettivo di diventare il leader dello stile a piccoli prezzi entro il 2020. Il brand d’Oltralpe, che fa capo alla famiglia Mulliez (proprietaria anche di Auchan, Leroy Merlin, Decathlon e Pimkie), ha quindi in progetto un intenso piano retail per la nostra penisola.

In Italia siamo presenti con monomarca – ha detto in un’intervista a pambianconews.com il direttore marketing del marchio – e a oggi puntiamo ad aprire all’interno dei principali centri commerciali della penisola con negozi dalla superficie compresa tra i mille e i 3200 metri quadrati. Inoltre, nel futuro potremmo valutare sia la possibilità di aprire in centro città sia di acquisire un retailer come già abbiamo fatto in Francia circa 6 anni fa quando abbiamo comprato la catena Vêtimarché“. L’Italia, infatti, rappresenta il terzo mercato del gruppo dopo la Francia che pesa per il 70 per cento dei ricavi, e la Spagna.

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Ma perché Kiabi piace così tanto? Perché le collezioni sono pensate per soddisfare ogni tipo di esigenza (si trovano abiti anche per taglie forti o premaman) e i prezzi in media sono inferiori del 25 per cento degli altri marchi low cost. Inoltre, i modelli seguono le ultime tendenze e i tessuti non sono poi così differenti da quelli utilizzati dai diretti concorrenti. A quanto dichiarato recentemente dal direttore artistico Kiabi, inoltre, per la prossima collezione Autunno/Inverno (ispirata a città come Istanbul e Stoccolma e in vendita da settembre) è stata arricchita la gamma dei prodotti con ancora più accessori, borse e scarpe. Sempre a settembre, infine, verrà lanciato un progetto capsule, dedicato alle fashion lovers, che si rinnoverà una volta al mese con capi disponibili per soli 4 giorni.

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