Giulia Salemi: “A Pechino Express il look era l’ultimo dei miei problemi” [INTERVISTA]

Oggi, lunedì 28 settembre, andrà in onda su Rai Due alle 21.15 la quinta puntata di Pechino Express, adventure game condotto da Costantino Della Gherardesca. Dopo l’amara eliminazione dei #compagni (Scialpi e Roberto Blasi), continua l’avventura per le sette coppie rimaste in gara, arrivate con coraggio a metà percorso. Tra queste troviamo le #persiane con Giulia Salemi (guarda le foto più belle su Velvet Style) e la madre Fariba Mohammad Tehrani: la ventiduenne è stata la vincitrice morale dell’edizione 2014 di Miss Italia, visto che la giuria voleva darle scettro e corona a tutti i costi, mentre alla fine ha avuto la meglio Clarissa Marchese al televoto (ha comunque ottenuto le fasce di Miss Tv Sorrisi e Canzoni e di Miss Sport Lotto Emilia Romagna). Oltre all’esperienza nel concorso di bellezza ideato da Enzo Mirigliani ed attualmente organizzato dalla figlia Patrizia, Giulia ha partecipato a programmi di approfondimento calcistico come Tiki Taka su Italia 1, Quelli che il calcio su Rai 2 e Leyton Orient su Agon Channel. Cosa le riserverà il futuro? Ci sarà ancora spazio per il mondo della moda (la Salemi ha iniziato a sfilare e a posare per servizi fotografici da piccola) o solo per la televisione?

A Pechino Express avete indossato sempre abiti comodi perché si trattava di un viaggio molto duro…
Io sono una ragazza che si adatta a tutto, gli abiti li indosso a seconda delle circostanze. Quando ero lì mi sentivo a mio agio nei panni che vestivo e non pensavo ad altro.

Solitamente qual è il tuo outfit preferito?
Sicuramente jeans e t-shirt sono il quotidiano che adoro. In generale amo la semplicità, ma un bel vestito per le occasioni particolari in armadio deve esserci sempre.

Hai mai rubato i vestiti o magari i trucchi da piccola a tua madre?
Certo, quale figlia non lo fa!

E a Pechino Express per quanto riguarda il make come ti sei comportata?
Quando faccio una cosa mi piace farla al meglio. Quel programma crea competizione ed io adoro la competizione, per cui se sono concentrata sul gioco il trucco diventa un lontano optional.

E per i capelli hai avuto problemi?
Ripeto: il mio look era l’ultimo dei miei problemi. La parola d’ordine era solo una: vincere ogni tappa.

Nel corso delle puntate abbiamo visto un’accesa rivalità stata una rivalità con le professoresse (Laura Forgia ed Eleonora Cortini, ndr)…
Ma no, era una sana competizione. Entrambe le coppie erano composte da donne determinate, forti e con la voglia di dimostrare i loro attributi. E’ chiaro che questo crea rivalità, ma nulla di personale. Finita la gara è finito ogni rancore.

C’è chi pensa che la bellezza sia anche sinonimo di stupidità: cosa rispondi a chi la pensa così?
Invito tutti a conoscermi, scherzo ovviamente. E’ assolutamente riduttivo pensarla così. Stupidità o intelligenza possono essere prerogativa di qualsiasi donna, indipendentemente dal fatto che sia brutta o bella.

Lo scorso anno sei arrivata terza a Miss Italia: cosa ricordi di quell’esperienza?
E’ stata unica ed indimenticabile. Ho vissuto forti emozioni. Bisogna ricordare che ogni ragazza arriva lì dopo svariate tappe precedenti, per cui il sol fatto di esserci crea alta emotività. A ciò si aggiunge la “competizione” che quell’atmosfera crea sin dal primo giorno ed ecco che gli ingredienti ci sono tutti per renderla un’esperienza piena di adrenalina ed emozione.

Quest’anno invece hai seguito il concorso di bellezza?
Certo che l’ho seguito. A me personalmente piace molto la nuova Miss, come mi piacevano altre concorrenti.

Ti sei presentata a Venezia per il Festival del Cinema con un sexy abito semi-trasparente che ha ricevuto molti consensi in Rete: ti danno mai fastidio alcuni commenti volgari?
Ho grande rispetto per la libertà di opinione. Un personaggio pubblico deve accettare le critiche alla stessa maniera con cui accetta gli elogi. Anzi io sono molto attenta a chi mi critica perché mi fa riflettere e quindi mi aiuta a migliorare: quindi ben venga la critica. Altra cosa è la volgarità: quella non l’accetto in nessun caso anche quando si tratta di una volgarità che potrebbe essere, diciamo così, a me favorevole. Aborro tutto ciò che è volgare.

Per il tuo futuro lavorativo cosa speri?
Mi godo questo bel momento. E’ prematuro pensare al futuro, mi piace stare con i piedi per terra e non amo le decisioni affrettate. Vedremo cosa mi riserverà il destino dopo Pechino! Una rima quanto mai appropriata.

Foto by Ufficio Stampa

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