Haute Couture 2016 a Parigi

Si è appena conclusa a Parigi la settimana dedicata all’alta moda  che ha visto quattro dei grandi stilisti protagonisti dell’ Haute Couture

Parigi, considerata dal 700 in poi la città della moda e del bon ton per eccellenza, accoglie quattro delle più grandi maison dell’Haite Couture: Chanel, Gianbattista Valli, Elie Saab e Valentino. Accessibile a pochi ma desiderata da tutti, l’Haute Couture rappresenta il sogno di ogni donna, che almeno una volta nella vita vorrebbe indossare quegli abiti che tanto gli ricordano quelli delle principesse e dei sogni.
L'Alta Moda a Parigi

Per Chanel c’è il grande Karl Lagerfeld, degno erede di Coco Chanel, che negli anni venti si distinse per le sue linee essenziali ma innovative, linee che lo stesso Lagerfeld ha saputo mantenere ma aggiungendoci quel tocco di contemporaneo che non  stravolge affatto quell’unicità dello stile per cui si contraddisdinse. Non a caso, ancora una volta torna come sempre l’iconica giacca stile Chanel.
L'Alta Moda a Parigi

 

Una primavera in anticipo è quella di Giambattista Valli, che fa sbocciare ricami di peonie, rose, margherite e mughetti su prati di tulle e organza, per un risultato fiabesco che propone abiti dai colori pastello, per una donna principessa di Glam e regina di eterea femminilità.

L'Alta Moda a Parigi

Elie Saab, presenta abiti che richiamano le linee orientali, ampi pantaloni con top-sari e meravigliosi copricapi, il tutto sotto un lavoro certosino di alta sartorialità, con dettagli rifiniti con fili di perle e cristalli, su tessuti come seta, chiffon e pizzi. Ma la cosa più innovativa di questa collezione, è l’incontro dell’ Haute Couture con gli elementi casual, come i sandali bassi, gli stivali e le borse a tracolla, per un risultato di vera modernità.

L'Alta Moda a Parigi

Ma a coronare le passerelle parigine, c’è sempre Valentino, che esalta la donna in tutta la sua femminilità, che grazie ai direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, disegnano abiti dai tulle leggeri che con un gioco di trasparenze e sovrapposizioni, stupiscono il pubblico parigino, dando l’idea di una dea libera di muoversi ed esprimersi danzando, generando un forte senso di individualità.

Foto by facebook

 

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