Justin Bieber è stato criticato per i suoi dreadlocks agli iHeartRadio Music Awards, look per cui il cantante è stato accusato di appropriazione culturale
Justin Bieber è stato oggetto di polemiche agli iHeartRadio Music Awards per il suo nuovo look con i dreadlocks, che ha diviso a metà i suoi fan e gli ha attirato non poche critiche sui social.
Il cantante canadese è apparso sul palco con jeans trappati, felpa in stile rugby e catene dorate al collo, esibendosi con un bellissimo medley di Love Yourself e con il nuovo singolo Company. Il grande il successo del suo ultimo album (Purpose), gli ha consentito di raggiungere la terza posizione nella classifica Billboard. Agli iHeartRadio Music Awards ha trionfato come “Male Artist Of The Year” e nella categoria “Dance Song Of The Year” con il singolo Where Are U Now con Skrillex e Diplo e, grazie ai suoi beliebers, ha vinto anche “Best Fan Army”. Ma stavolta le premiazioni e le hit in classifica non sono bastati a far placare le critiche sul suo nuovo hairstyle che lo accusavano di “cultural appropriation”, da cui si è difeso sostenendo: Sono solo i miei capelli. Il tutto ha avuto inizio con i primi scatti apparsi su Instagram accompagnati dal suo commento: Why? che ha lasciato perplessi i suoi belieber e tanti altri che sul web hanno criticato il suo tentato avvicinarsi al classico stile afro.
In realtà lo stile che ha scelto forse è molto lontano dalla filosofia di vita che abbiamo imparato a conoscere nell’era di Bob Marley e di certo una manciata di dreadlock non può cambiare una persona. Non è la prima volta che il cantante è stato criticato per i suoi capelli, infatti ebbe molti commenti negativi anche l’anno scorso, quando pubblicò su Instagram pubblicò una sua foto con i capelli color platino, ma stavolta le critiche non riguardano solo l’aspetto estetico, bensì si spingono oltre. Per molti infatti questo stile di capelli rappresenta un’identità cultura di appartenenza. L’acconciatura ha un valore simbolico di protesta che, soprattutto negli anni ’70, diede vita a un vero e proprio movimento, il Rastafarianesimo, che trovò la sua massima espressione in Bob Marley.
Marley cantava canzoni di libertà e i “dreadlock” erano una moda che aveva alle spalle un senso di riscatto in termini di autodeterminazione dei popoli di colore oppressi dalla colonizzazione. Tutto ciò sembra essere molto lontano dal mondo di Bieber e sembra essere questa la causa alla base del grande polverone che si è sollevato, ma, per semplificare, come ha appunto fatto notare lo stesso cantante, si tratta solo di capelli!
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