Abbiamo intervistato Paolo Fiorillo, musicista e creatore dei profumi, tra gli altri, “Capri Musk” e “Capri Musk Rosè”. Ci ha raccontato il suo rapporto con Napoli, Capri e le meraviglie del Sud, che ha cercato di imbottigliare in una fragranza delle essenze ricercate. E abbiamo scoperto che nel profumo di Paolo Fiorillo c’è il cuore dello splendore di Capri.
Non è possibile non amare Capri o, almeno, non essere travolti dal suo fascino elegante e allo stesso tempo selvatico. Frastagliata da grotte, insenature, rocce e calette, stagliata tra il profilo romantico e spettacolare dei Faraglioni, l’isola più glam del Golfo di Napoli scivola tra l’aroma del caffè, i sapori mediterranei e l’intenso profumo di fiori e frutta (agave, ginestre e fichi d’india) che punteggiano l’isola in cespugli irregolari e magnifici, sotto un sole che sembra non spegnersi mai. Una bellezza che qualcuno ha pensato di racchiudere in bottiglia.
Parliamo di Capri Musk (con la variante Capri Musk Rosè), ideato da Paolo Fiorillo. Paolo Fiorillo, appartenente a un’antica famiglia napoletana che commerciava tessuti, ha studiato musica e ha girato il mondo. Proprio tra estero e Italia, tra tendenze e ispirazioni, Fiorillo ha scoperto la sua profonda passione per i profumi. Intanto, dal 1976 collabora con Diego Della Valle e si occupa della distribuzione di Tod’s, Hogan e Fay.
Nel 2014 Paolo Fiorillo ha composto una canzone per Capri, “Capri Song”, con Mogol (eseguita da Peppino Di Capri). Da lì è stato lanciato Capri Musk, che ha conquistato il jet set internazionale. L’imprenditore ci ha raccontato qualcosa di questo profumo, che intercetta un mood incantato.
Perché ha scelto di occuparsi di profumi? Com’è nato Capri Musk?
P.F.: Io sono un ex chitarrista e girando il mondo mi sono appassionato ai profumi e agli odori dei posti che frequentavo. Io mi sono sempre creato da solo il mio profumo con le essenze che catturavo in giro per il mondo. Sono molto legato al musk, all’ambra, odori molto mediterranei che esprimono concetti come deserto, vacanze, estate, mare, sole. Questo profumo piaceva molto a chi incontravo, rispetto a quelli industriali da uomo, con essenze artificiali. Io credo che il profumo sia unisex, anche perché secondo me quelli che creano di solito per gli uomini sembrano profumi d’ambiente. In ogni caso, nel 2014 poi ho composto una canzone con Mogol che è diventata l’inno di Capri e si chiama “Capri Song” e, in contemporanea, ho ideato questo profumo, che abbiamo presentato alla Certosa di San Giacomo. Ha avuto subito successo e c’è un corner esclusivo di vendita al Capri Palace.
Chi non è mai stato a Capri in che modo potrebbe (temporaneamente?) sostituire una visita con qualche goccia di profumo? Cos’ha racchiuso dell’isola nella bottiglia di Capri Musk?
Nel mio profumo ci sono le essenze dei profumi di Capri: incenso, mirra, agrumi, musk, ambra, musk, patchouli. Sono essenze che richiamano e rappresentano il Sud, ma in particolare l’aria di Napoli. Ho creato anche il Sorrento Musk, che ha una percentuale di arancio e mandarino.
Tra le celebrity, chi è rimasto colpito dal suo profumo?
Ci sono diverse frequentatrici di Capri che fanno uso del mio profumo: Mara Venier, Sienna Miller, Fiona Winter Swarovski, Nina Stevens, Jacqueline De Laurentiis. Anche Carlo Rossella, Mogol e Peppino Di Capri, Andrea e Diego Della Valle, perché si tratta di un profumo unisex. Mara Venier sentendolo l’ha voluto subito.
Capri Musk Rosè invece che particolarità ha?
Il rosè si basa più sui fiori e rappresenta maggiormente Anacapri.
Capri Musk va a evocare un immaginario potente e particolare, quello degli spettacolari mood di Capri e isole vicine. Qual è l’anima di Capri e com’è riuscito a catturarla in una bottiglietta?
Capri Musk rappresenta il Sud, Napoli, l’estate, la passione, il calore e la trasgressione. Se legge la storia di Capri, c’è molto fermento e molta tragressione, già dai tempi di Tiberio e Augusto. Poi da quando Capri è tornata alla ribalta è stata molto amata dai filosofi, politici, miliardari che trascorrevano le vacanze e trasgredivano. Anche nel profumo c’è il senso della trasgressione, dei colori e dei profumi dell’Italia, senza dimenticare le essenze del Nord Africa e i profumi del deserto.
Fa riferimento a una trasgressione alta, a livello mentale e di costumi?
È una trasgressione culturale ma anche politica. Capri poi ha un fascino perverso che ha sempre attratto gli intellettuali; anche la natura è diversa, ci sono delle piante particolari che si trovano solo lì.
Questi tratti hanno anche appeal sul mercato estero?
Assolutamente sì, noi vendiamo molto a stranieri. Il profumo è particolare e unisex e colpisce molto.
Com’è il consumatore ideale di Capri Musk, se dovesse immaginarselo?
È un consumatore che sta fuori dalla mischia, che ha un gusto superiore alla media e non ama indossare le cose che indossano tutti. È una persona originale e sempre alla ricerca di qualcosa di speciale. È come un intenditore di vini, che va al ristorante e non ordina sempre il solito vino ma sa cosa vuole bere. Il consumatore ideale è un mix tra un curioso e un qualcuno che cerca originalità e qualità. La qualità delle essenze usate e la ricerca di queste ultime è assolutamente eccelsa: le persone che hanno un gusto particolare è difficile che usino un profumo qualsiasi.
L’hanno definita un “imprenditore multisensoriale”, anche per la sua formazione musicale e passione per la musica. A quale senso si sente più vicino, udito o olfatto?
Sono due cose misteriose perché, se ci fa caso, sono due cose che non si vedono ma ti danno grandissime sensazioni. Un buon profumo o della buona musica ti cambiano la vita, danno senso alla vita.
Se dovesse dare un consiglio sulla scelta di un profumo, che percorso direbbe di fare? Come scegliere il profumo che meglio rappresenta qualcuno? È un discorso epidermico, secondo lei, o più ragionato?
Io mi affiderei al naso e non al marchio e poi mi metterei qualcosa addosso che mi rappresenti. Se a me piace la montagna, la neve e il nord vado verso determinate essenze. Ma se mi piace il mare e l’estate non posso mettermi un profumo che sa di pino. Bisogna seguire il proprio essere nel cercare la propria essenza: io sono napoletano e amo il Sud, i suoi profumi e i suoi odori.
Tutti i profumi sono acquistabili sul sito di Paolo Fiorillo nella sezione shop.
Photo Credits Paolo Fiorillo, Facebook