Che caratteristiche ha una Louis Vuitton? E quali deve avere per essere considerata originale? Diffidate dalle imitazioni e scoprite come riconoscere l’autenticità.
Avete trovato su un sito o su Instagram una Louis Vuitton a prezzo scontato: siete felicissime ma non siete sicurissime che sia originale? Capirlo in alcuni casi è facilissimo, in altri facile, in altri ancora quasi impossibile. Come fare? Ecco qualche pratico suggerimento per orientarvi nel labirinto dei falsi. La prima cosa che dovete considerare è l’aspetto generale della borsa: a una prima occhiata è già possibile capire se siete di fronte a un pezzo autentico o al temuto tarocco. Come? Basta far scivolare gli occhi sui manici: se si tratta di borse non di negozio, diffidate dei manici chiari, chiarissimi, come appena acquistati. I manici in pelle delle borse Louis Vuitton, in particolare dei bauletti, devono scurirsi. E la qualità di fattura si riconosce al primo impatto Secondo aspetto: occhio alle dimensioni.
Se vedete delle borse più grandi o più piccole di quelle che siete abituate ad avvistare in giro, non è detto che quei pezzi esistano da listino. Come fare per capirlo? Basta dare un’occhiata al sito ufficiale e, se necessario, munirsi di metro o centimetro. Proseguendo, non bisogna mai tralasciare i dettagli: lasciate perdere le borse con etichette (le LV non le hanno quasi mai) soprattutto se cucite in modo strano o con una cordicella metallica. Attenzione alla fodera interna e ai rivestimenti di plastica: avete mai visto in un negozio i manici di una LV avvolti in una striscia trasparente? Non ne hanno alcun bisogno. Controllate gli anelli e gli ottoni, che nelle originali sono d’oro e nelle false sono di altri materiali: questo può essere difficile da capire ma siete allenate, saprete che l’oro ha una luce particolare. Ma la cosa più importante da fare è controllare il codice: di solito le borse prodotte dopo i primi anni Ottanta presentano un codice di produzione stampato direttamente sulla borsa.
Riguardo a quelle prodotte dopo gli anni ’90, hanno inequivocabilmente un codice alfanumerico: due lettere seguite da quattro numeri; prima, invece, era formato da una o due lettere, alle quali si aggiungevano tre o quattro numeri. Questo codice, il codice data, è situato sotto il D-ring. Ma i consigli d’oro sono soprattutto due: conoscere la produzione LV per capire se una borsa è stata inventata e copiata male e conoscere i rivenditori: affidatevi solo a quelli che conoscete o cercate recensioni su Internet prima di versare 500 euro o più per delle pessime imitazioni.
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