Kai-Isaiah Jamal è il primo modello transgender di colore in passerella per Louis Vuitton

È con Louis Vuitton che possiamo ammirare in passerella Kai-Isaiah Jamal, il primo modello transgender di colore che sfila per la collezione uomo moda Autunno/Inverno 2021. A volere fortemente Kai-Isaiah Jamal è stato il direttore creativo della maison, Virgil Abloh.

La nuova collezione di Vuitton presenta concetti importanti, smantella le regole e i codici sartoriali dando nuovi punti di vista inclusivi ed è stato mostrato al mondo in chiave digitale (causa Covid). La sfilata infatti è durata circa 11 minuti.

Nel 2021, il modello è pronto ad una nuova pagina della sua vita: “Essere il primo modello trans nero in passerella da Louis Vuitton è il distintivo che indosserò con orgoglio per sempre. Significa essere per me stesso lo specchio in cui ho sempre avuto bisogno di guardare. Grazie Virgil Abloh, e a tutto l’incredibile team di LV. Non dimenticherò mai questo giorno”, ha scritto su Instagram.

Kai-Isaiah Jamal, tra moda e poesia

Kai-Isaiah Jamal è seguitissimo sui social (su Instagram può contare su uno squadrone di 56mila follower): è un modello, ma anche un poeta e attivista. Durante le marce del Black Lives Matter, Kai-Isaiah Jamal ha espresso i propri pensieri tramite poesie.

 

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Kai-Isaiah Jamal è cresciuto a sud di Londra e ha raccontato di essere cresciuto in un contesto difficile: “Non avevo modo di esprimere appieno la mia personalità”. Oggi Jamal dedica molto del suo tempo alla stesura dei suoi pensieri, delle esperienze avvenute finora e lavora duramente per essere di buon esempio per chi vuole essere una persona migliore e dare il proprio supporto alla comunità LGBTQ. Di recente è stato coinvolto in una campagna di Stella McCartney per incoraggiare gli uomini a parlare alle donne del cancro al seno. Inoltre, Jamal è pronto a pubblicare la prima antologia di poesie.

Ad oggi, Jamal è felicissimo di avere al suo fianco una comunità che lo supporta. “Sono così fortunato ad avere una famiglia queer intorno a me che mi spinge costantemente ad essere completo e senza dovermi scusare per questo”.

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