Paolo, chi è il nipote (bellissimo) di Gianni Morandi, figlio di Biagio Antonacci

Paolo è il nipote di Gianni Morandi, nonché figlio di Biagio Antonacci con una carriera molto interessante e una bellezza mediterranea. 

Giovane, allegro, capelli lunghi e sguardo vispo, è il bellissimo nipote di Morandi che però è anche figlio di Antonacci, anche se non tutti conoscono questo intreccio tra big.

Una carriera oggi lucente ma un passato che non è sempre stato in discesa come molti potrebbero immaginare: i problemi d’ansia, quel cognome così ingombrante e una strada da intraprendere nel giudizio perenne degli altri.

Chi è Paolo Antonacci e perché è famoso

Il ventottenne è figlio d’arte, con un albero genealogico di tutto rispetto e una carriera che ha spiccato il volo. Sono stati ben due i brani scritti da lui per Sanremo che hanno riscosso enorme successo, oltre ad essere anche autore di tantissimi brani che hanno collezionato dischi di platino e d’oro.

Biagio Antonacci figlio
Biagio Antonacci da giovane, uguale al figlio/foto Instagram @biagioantonacci (velvetstyle.it)

La polemica non manca mai e quando si parla di figli d’arte, in questo caso al quadrato, la situazione si fa sempre complessa. Ogni successo sembra essere legato ad un’agevolazione ricevuta in qualche modo da terzi, eppure sono i numeri a parlare.

Classe 1995, è il primo figlio di Biagio Antonacci e della ex compagna Marianna Morandi, figlia di Gianni Morandi. Non è l’unico figlio “famoso” del cantante, infatti anche suo fratello Giovanni è nel mondo della musica ma lavora come speaker in Radio. C’è anche l’ultimo fratellino, il piccolo di casa, nato dall’unione di Biagio Antonacci con Paola Cardinale.

Paolo Antonacci è laureato in Scienze della comunicazione allo IULM di Milano e ha da sempre amato la musica e lavorato in questo settore, tanto da essere oggi tra i più famosi parolieri di tutta Italia. Una carriera diversa quindi da papà e nonno ma comunque affine. Tra i successi maggiori vanno annoverati Tango di Tananai e Made in Italy di Rosa Chemical dello scorso anno ma anche Viola di Salmo e Fedez, Bellissima di Annalisa, La dolce vita di Tanani, Fedez e Sattei oltre a Mille, tormentone del 2021. Guardando alle canzoni del momento sicuramente una buona fetta porta proprio il suo nome.

Questo è puro talento, dopotutto le vendite non mentono, il pubblico non si fa stregare dal nipote di Morandi e figlio di Antonacci quando si tratta di parole nelle canzoni, ma piuttosto viene colpito e rapito dall’insieme, e se con tanti artisti diversi è riuscito a trovare questo perfetto equilibrio, un motivo c’è.

Poche interviste ma giuste, ha parlato del peso del suo cognome e anche di aver fatto pace con questa parte della sua vita che molti vedono sempre come un privilegio ma che può diventare con certi aspetti un ostacolo. Sa bene che la carriera in cui sta operando è come una sfida continua, a volte si vince e a volte si perde, nel suo caso i successi sono arrivati uno dietro l’altro ma sembra consapevole che non sia sempre così.

I problemi di salute e il successo

Un giovane tanto bello quanto deciso ma non sempre è stato così, come ha raccontato a 16 anni decise di lasciare la scuola per una forma di ribellione, però proprio quel gesto è stato importante per capire chi fosse e avere un proprio percorso di vita. A vent’anni è subentrato un disturbo ossessivo compulsivo, aveva paura di esporsi con le sue canzoni proprio per il giudizio degli altri, per il solito paternalismo da “sei figlio di”.

Chi è Paolo Antonacci
Chi è e cosa fa Paolo Antonacci/Foto Instagram @paolo.antonacci (velvetstyle.it)

Un momento difficile, non voleva seguire le cure e tutto sembrava molto complesso, come ha narrato in prima persona anche per sensibilizzare i giovani sull’argomento molto delicato. I medici pensavano che non ci fosse via d’uscita, che poteva cadere nuovamente nel turbine depressivo ma alla fine le cose sono migliorate, grazie all’impegno e anche grazie alla fatalità del caso che gli ha fornito il giusto input per ricominciare o piuttosto partire.

Poi è avvenuto l’incontro che gli ha cambiato la vita, con il suo team, Davide Simonetta e il manager Stefano Clessi. Dopo le cure si è ripreso, ha iniziato a lavorare e ha capito che poteva farcela. Oggi è un paroliere di successo ma non esclude del tutto la carriera da cantautore anche se è consapevole di come questa variazione voglia dire in tutto metterci proprio la faccia. Lo farà solo quando riuscirà a stupire e sarà pronto per lanciarsi in questa sfida.

Oggi fa parte con orgoglio della realtà musicale e lavora sempre a tanti altri brani, il domani potrebbe farlo accedere a tutti gli effetti al mondo dei cantanti, come ha fatto un po’ Leo Gassman. Per quello però lo stesso Paolo dice di voler attendere quando il momento sia effettivamente propizio perché accavallarsi agli altri non funziona.

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