“Miss Italia fa parte della storia”: l’intervista a Patrizia Mirigliani

Ultimamente non si parla d’altro: Miss Italia 2013 si fa o non si fa? Dietro l’organizzazione del concorso c’è l’elegantissima Patrizia Mirigliani: imprenditrice, personaggio televisivo e guerriera nell’animo.
L’abbiamo incontrata nel suo studio a Roma durante le selezioni di Miss Italia Sport, raffinata nel suo completo total black si è concessa ad alcune domande sul suo stile e la sua carriera. Figlia dello storico patron di Miss Italia, la Mirigliani si è raccontata così…

Sulle passerelle delle grandi maison si vedono ormai sempre più ragazze troppo magre, lei stessa invece all’inizio del 2011 ha ufficializzato l’ammissione alle selezioni delle ragazze con la taglia 44. Cosa l’ha spinta a fare questa scelta?
Beh, sicuramente il fatto che la bellezza non passa dalla magrezza, ce lo insegnano le più grandi icone del cinema che sono meravigliose eppure hanno una taglia regolare. Poi, ovviamente, il mio vuole essere un messaggio contro l’anoressia, un problema sempre più dilagante nel mondo delle giovani ragazze.

Ha identificato il bon ton come caratteristica principale per una miss; quale crede sia l’abbinamento perfetto per creare un look bon ton?
Indubbiamente il bon ton fa parte della donna, penso che la sicurezza passi anche attraverso la libertà di sentirsi bene con se stessa, quindi secondo me accettarsi è già il 50 per cento del fascino di una donna. Per quanto riguarda il look bon ton direi sia perfetto un abito nero, magari un tubino, perché credo che nella semplicità ci sia l’eleganza.

Nel 1989 è entrata a far parte dell’organizzazione del concorso, ha visto incoronare davvero tantissime miss, la sua preferita?
E’ difficile sceglierne una: la prima miss incoronata durante l’inizio della mia gestione è stata Francesca Chillemi, per il resto ognuna di loro ha avuto una caratteristica che mi ha colpito. Ad esempio la Perrusi è volitiva, una che da un paese di poche anime è arrivata a crearsi una sua identità professionale; Miriam Leone è una donna di carattere, Cristina Chiabotto è di una simpatia contagiosa, gli occhi della Colombari sono unici… E potrei continuare per ore. Ci sono tanti piccoli dettagli che rendono speciale ognuna di loro.

Lei stessa ha un blog sul sito ufficiale di Miss Italia, cosa pensa della figura delle fashion blogger nel mondo della moda?
Sono sicuramente al passo con i tempi e uniscono la loro passione al mondo del web, io poi sono sempre stata incuriosita dal nuovo, trovo che per non invecchiare nella vita bisogna essere curiosi; penso che la moda non sia più quella di 20 o 30 anni fa, si è evoluta e con essa sono nate nuove figure.

Torniamo indietro nel tempo e facciamo finta che lei non sia la figlia dell’ideatore di Miss Italia, avrebbe mai partecipato al concorso?
Sì, sicuramente sì.

Per le ragazze che partecipano al concorso lei è anche una fonte di ispirazione per quanto riguarda lo stile e l’eleganza, che effetto le fa avere questa “responsabilità”?
Mi fa molto piacere senza dubbio, poi devo dire che la cosa che colpisce sempre le miss sono le mie scarpe (ride ndr). Credo che la scarpa sia diventata il filo d’unione con il mondo delle miss, ci siamo trovate sempre d’accordo.

Lei, invece, ha mai avuto o ha una fonte d’ispirazione?
No, al contrario sono stata spesso per le mie amiche fonte d’ispirazione, non tanto perché seguo la moda ma perché vesto secondo le mie esigenze, rispetto la mia personalità; ho sempre pensato che rimanendo me stessa non avrei mai dovuto seguire o copiare qualcuno.

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Patrizia Mirigliani fuori dalle scene di Miss Italia: il suo stile? Tuta e senza trucco?
Assolutamente sì, questo è il mio “abbigliamento da guerra”: quando arrivo in ufficio e so che c’è da lavorare indosso tuta e scarpette da ginnastica.

Nel 2012 dice basta al bikini nelle serate tv del concorso, in favore di un costume intero, modello anni ’50, per presentare una bellezza più tutelata, protetta. Che costume sceglierà lei invece per le prossime vacanze?
Quelli scelti per il concorso, costume intero anche per me. Miss Italia lo scorso anno ha anticipato una tendenza che questa estate andrà alla grande, la mia scelta è stata tra l’altro criticata perché è stata vista come un modo di voler essere troppo conservatrice, in realtà io in primis seguo la moda e mi tengo aggiornata sulle tendenze.

Ricorda il suo primo acquisto tanto desiderato per la quale magari aveva messo anche i soldi da parte pur di averlo?
Devo dire di aver passato un periodo in cui amavo molto lo shopping, ho avuto la fortuna di avere un padre molto elegante e una madre proprietaria di un atelier di moda, quindi è stata piuttosto una consuetudine comprare degli abiti insieme a loro. A 14 anni ho comprato un capo di Ken Scott, meraviglioso, in quel periodo lui dettava moda. Ma ricordo meglio ancora un acquisto fatto, che poi alla fine non mi è piaciuto, ed è rimasto nell’armadio.

Ci svela quale?
In realtà ne sono tantissimi, sono quegli acquisti fatti in un giorno in cui si è giù di morale e ci assale la voglia di shopping, poi arrivi a casa e quello che hai comprato non ti entusiasma.

Ha vinto nel 2011 il premio “Donna di successo”, al contrario di tante voci fastidiose lei si è saputa fare strada da sola in questo mondo: la sua prima grande soddisfazione?
Indubbiamente quando mio padre mi ha detto: “Sei la mia degna erede, vai avanti che ce la puoi fare!”. Lui era molto geloso della sua attività quindi la cosa mi ha onorata, poi un’altra soddisfazione è stata quella di portare nel concorso la cultura e il sociale e lo scorso novembre il piacere di ricevere l’onorificenza come commendatore della Repubblica, onorificenza che anche mio padre in passato aveva ricevuto. Per me che sono una donna queste sono grandi conquiste.

Tante polemiche quest’anno sul concorso, si fa o non si fa, un solo buon motivo per non concluderlo?
Non deve essere concluso perché la storia è difficile da creare e non si può distruggere. Miss Italia fa parte della storia.

Foto by Kikapress.com/Facebook.com

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