Venezia70: sul red carpet c’è chi osa l’abito corto

Sul red carpet della 70esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia (28 agosto – 7 settembre) come da tradizione, il gentil sesso ha puntato su scollature, schiene in vista, acconciature elaborate e colori vivaci, premurandosi però di coprire le gambe. Del resto si sa che il dress code di questi eventi è sempre molto rigido e, per andare sul sicuro e rispettare il cerimoniale, chiffon, seta, taffetà e organza devono correre lungo tutta la silhouette. C’è anche però qualche star che è andata contro tendenza scegliendo un vestito corto e ottenendo comunque un risultato di gran classe.

Ne è un esempio l’attrice Alba Rohrwacher che, per la prima del film Via Castellana Bandiera (in cui è una delle protagoniste) si è presentata con un abito corto firmato Emporio Armani, con maniche lunghe con strisce orizzontali in stile gondoliere, abbinato a dei tronchetti bianchi traforati. Nessun accessorio, in modo da focalizzare l’attenzione solo sulla stampa senza rischiare di appesantire l’insieme (scelta azzeccata, non c’è che dire).

Alba Rohrwacher
Ancora più audace è stata la modella brasiliana Natalia Borges che ha indossato un abito corto firmato Fausto Sarli con corpetto smanicato e girocollo in pelle nera e gonna svasata con doppia fantasia: da un lato i quadri check in rosso dall’altro spirali nere su fondo bianco. Il risultato è un look rock-grounge, bilanciato però da uno chignon alto e ben tirato, perfetto per le occasioni importanti.

Natalia Borges
La scrittrice australiana Robyn Davidson ha optato per una lunghezza media, con gonna fino a metà ginocchio. E qui però c’è anche la nota dolente perché, sotto al vestito, ha indossato collant neri e tronchetti in tinta, non solo andando un po’ fuori stagione ma moderando senza troppa classe una scelta che invece avrebbe dovuto essere audace. Se si sceglie il corto le gambe vanno mostrate, altroché…

Robyn Davidson
Foto by Kika Press

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