Alessia Fabiani: “Il mio fashion blog? Il mondo digitale mi affascina”

Modella, showgirl, attrice, cantante e ora anche autrice di un blog che parla di moda e bellezza, ma pure di lifestyle e dei tuoi bellissimi gemelli, Kim e Keira: com’è nata l’idea di aprirlo?

E’ nata dal desiderio di condividere con il pubblico la mia evoluzione personale e professionale: l’anno scorso sono diventata mamma e da quattro anni sono un’attrice a tutti gli effetti con la compagnia del Teatro del Torrino di Roma. Volevo rendere partecipi le tante persone che mi seguono sul web di tutto questo. E poi il mondo digitale mi ha sempre molto affascinata, fin da tempi non sospetti, quando non era una moda.

Il tuo blog ha un nome accattivante, Stripes&Pois, come l’hai scelto?

Sono affascinata dalle parole e poliglotta. Ho fatto il liceo classico e studiato le lingue. Mi piace giocare con il significato e con l’etimologia dei termini e così ho pensato di mettere insieme due parole che descrivono due capisaldi della moda, le righe e i pois, scegliendo di rendere una in inglese e l’altra in francese. Hanno pure un bel suono!

Abbiamo visto una sezione ‘Shop’ nel tuo blog che ci ha molto incuriosito: stai preparando una tua linea di abbigliamento o di prodotti di bellezza?

Sinceramente non ho ancora le idee molto chiare: tra i bimbi e il lavoro sono impegnatissima. Diciamo che sto aspettando il classico lampo di genio, anche se in realtà ho un progetto nel cassetto. Vorrei riprendere in mano la mia linea di scarpe Shoe Bijou, magari sviluppare qualche collaborazione: anzi, questo è un invito! L’altra cosa cui pensavo è di farla diventare una sezione dedicata ai capi di abbigliamento, agli accessori e ai prodotti di bellezza che preferisco, con i link ai siti di e-commerce dei vari brand.

Ti sei laureata in Scienze dei Beni Culturali con una tesi dal titolo Sergiei Diaghilev e la nascita dei Ballets Russes: l’arte e in particolare la danza influenzano il tuo stile e il tuo modo di vestire?

Sicuramente, sì! A volte magari esce qualche ‘pasticcio’, ma come si dice? “Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace“. Ecco, magari non si piace a tutti, ma è un modo di sottolineare la propria personalità. Sergiei Diaghilev era un un impresario russo che con la sua passione ha messo insieme arte, musica, danza, teatro e ha creato i Balletti Russi: con la mia tesi su di lui ho voluto fare una summa di tutto quello che ho studiato e con la moda è lo stesso.

Nel blog hai bellissime parole per tua nonna Laura e tua mamma Patricia, molto affettuose e presenti nella tua vita: loro ti hanno dato anche qualche consiglio di stile, hanno ispirato il tuo modo di vestire?

Sì, certo! Mia nonna era una donna bellissima, che anticipava le tendenze e andava controcorrente. Ho in mente i suoi capelli biondo platino, il suo rossetto. Era come avere una diva di altri tempi che viveva con me. Ricordo che quando ero piccola e andavo da lei, svuotavo gli armadi e provavo le sue cose, le scarpe, gli stivali, e poi sfilavo nei lunghissimi corridoi di casa sua. Anche mia mamma è un’antesignana della moda. E’ una professoressa di lingue e andava spesso a Parigi e a Londra e faceva suo lo stile e le tendenze di quelle città. E’ sempre stata originale: per esempio lei negli anni ’80 aveva capi con fantasie animalier, che ora sono un must, ma all’epoca no.

L’anno scorso sei diventata mamma: hai seguito una dieta o un programma di fitness speciale dopo la gravidanza? Sei in forma smagliante!

Sono soltanto i bimbi (ride, ndr)! Pesano 12 kg e tenerli in braccio, stare loro dietro, è la migliore palestra possibile. A parte le battute, è importante seguire un’alimentazione sana, con tanta verdura e acqua, e fare una giusta attività fisica.

Qualche consiglio di stile per le neomamme?

I primi mesi dopo il parto meglio evitare i capi attillati. Niente gonne a tubino. Più i look sono semplici e meglio è. E poi la pancera: è utilissima. Ci va un anno a tornare in forma. E’ un’occasione per cambiare, per sperimentare, e non mettere sempre le stesse cose.

Parlando ancora di mamme e bimbi, in fatto di abbigliamento per i figli ci sono due diverse correnti di pensiero: chi sceglie abiti griffati e all’ultima moda e chi invece non bada alle firme e ricicla capi usati di amiche e familiari. Tu che cosa ne pensi?

Per me sono giuste entrambe le cose, ovvero un mix ragionevole e ragionato di capi. Io sono stata cresciuta in maniera spartana, con la consapevolezza del valore dei soldi, e intendo trasmettere questi insegnamenti ai miei figli. Per cui il vestito più bello non lo metti l’asilo, ma lo tieni per un’occasione importante, mentre per la quotidianità sono ok abitini carini, magari quelli in tessuti e materiali ecologici, oppure vintage.

Ti abbiamo vista elegantissima sul red carpet del Festival del Cinema di Roma: che look consiglieresti per una serata importante?

Vi è piaciuto? Grazie! Per me la sera il must resta un vestito lungo, portato con un bel tacco. Poi bisogna scegliere accessori e dettagli che diano forza, come un rossetto importante. Io mi ispiro un vintage rivisitato degli anni ’30-’40. Per il giorno invece c’è più varietà, va bene sia il corto che il lungo. Colori, come avrete intuito, a me piace molto il cipria.

Hai un outfit preferito, con il quale ti senti particolarmente a tuo agio?

La tuta (ride, ndr)! A parte gli scherzi, nelle prime ore della mattina, per avviare la giornata, portare i bimbi al nido, è perfetta. Poi io mi sento a mio agio con gonne lunghe, casacche. Adesso mi piacciono molto le felpe, magari con stampe anni ’80. E gli abbinamenti gonna lunga o leggings con capi eccentrici. Insomma, un mix.

Invece c’è qualcosa che cosa non indosseresti mai?
Mai dire mai! Mi piace sperimentare forme nuove, diverse, magari anche ispirate ai film. Per cui… Aspettatevi sorprese!

Foto by Kikapress

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