Fiammisday, Simona Mazzei: “Il mio blog di moda per bimbi? Spero diventi un lavoro!”

La prima cosa che colpisce di Simona Mazzei, l’autrice del blog di moda per bambini Fiammisday, è l’energia. Un’energia positiva, solare, allegra, che non dipende solo dal suo sorriso aperto e dalla morbida cadenza toscana, ma dall’entusiasmo che accompagna ogni sua parola. Sposata e mamma di Fiammetta, una bimba di tre anni e mezzo, Simona non riesce proprio a stare con le mani in mano e nella sua vita piena, divisa tra famiglia e lavoro, ha trovato ancora lo spazio e il tempo per dedicarsi a una sua grande passione: la moda.

Simona, ci racconti qualcosa di te?
Ho 37 anni, sono mamma di una bambina di 3 e mezzo, Fiammetta, e faccio la commercialista. Vivo a Firenze e lavoro a Prato e un anno e mezzo fa ho aperto il mio blog, Fiammisday. Insomma, una vita piena, alla quale – per non farmi mancare nulla – ho aggiunto un impegno come socia di una casa editrice!

Com’è nata l’idea del blog?
Per puro divertimento. Navigando online vedevo un sacco di blog dedicati alla moda donna, così mi è venuta l’idea di scattare una foto a un outfit da bambino e di pubblicarla su Instagram. Dopo una settimana ho aperto Fiammisday.

Abbiamo visto che hai ricevuto molti riconoscimenti: ti aspettavi tanto successo? Secondo te a che cosa è dovuto?
No, sinceramente no. Secondo me il successo di Fiammisday dipende dal fatto che non ci sono tanti blog per bambini e che le mamme rinunciano volentieri a comprare qualcosa per loro per acquistare un abito carino per i figli. E poi magari c’è il piacere di dire: “Guarda, il tal capo sul blog è come quello che ho preso io!“. A me dà tanta soddisfazione e spero che un giorno possa diventare il mio lavoro.

I capi e i look che proponi per i piccoli sono improntati all’esperienza e al buonsenso: secondo te è corretto – si può – parlare di moda per bambini?
Senza dubbio esiste una moda per bambini: basta guardare le tantissime proposte che arrivano ogni anno, anche da grandi stilisti. Però è pure una questione di buongusto: ci sono capi senza tempo, marchi che mantengono una loro linea di fondo, che sono degli evergreen e possono essere riutilizzati.

La trasmissione Guardaroba perfetto Kids & Teen condotta da Carla Gozzi su Real Time ha fatto molto discutere e c’è stata anche una petizione per chiuderla perché “diseducativa“: tu che cosa ne pensi?
Non lo sapevo: addirittura una petizione? Premesso che ormai si fa polemica per tutto, secondo me non va bene imporre uno stile ai bambini più piccoli, perché si toglie loro la possibilità di esprimersi e di essere creativi, mentre per i più grandicelli è una discussione che non ha molto senso, perché iniziano a vestirsi di testa propria.

I piccoli rischiano di essere molto influenzati nel modo di vestire dai compagni di scuola e dalla tv: da mamma, hai qualche consiglio per evitare che i bambini vivano con disagio il fatto magari di non avere un dato capo di abbigliamento?
Con Fiammetta per fortuna ancora non ho questo problema, però esiste, certo. Io credo che l’unica soluzione sia il dialogo. Parlare è fondamentale, che si tratti di vestiti o di altro. Spiegare il perché di certe decisioni secondo me è la cosa giusta da fare.

Nel tuo blog, la rubrica Fiammisays: Yes and Not una volta al mese fa il punto su quello che ti fa dire “” e “no” in fatto di look per mamme e bimbi. C’è qualcosa che mai e poi mai sceglieresti per te e Fiammetta?
Per Fiammetta dico senza dubbio no alla pelliccia. Per le bambine non mi piace proprio: le fa sembrare delle piccole donne. Per quello che mi riguarda, invece, non boccio nulla a priori. Mi piace cambiare.

Invece se dovessi consigliare due outfit – uno per tutti i giorni e l’altro elegante – per una bambina, cosa proporresti?
Per tutti i giorni senza dubbio leggings abbinati a una maglia lunga o a un maglioncino, oppure portati con un vestito o una gonnellina. Invece come outfit elegante un vestito – di qualsiasi tipo – e un paio di stivaletti. Naturalmente per l’Inverno.

E per un bambino?
Un paio di pantaloni non a sigaretta, ma cargo, abbinati a una camicina bianca e un maglioncino o a un paricollo, con un paio di Clarks, secondo me sono un outfit passepartout. Proprio non mi piacciono, invece, cravatta e papillon.

Ci sono dei colori da evitare assolutamente per i più piccoli o vanno tutti bene, magari con qualche accorgimento?
Il nero fino a un po’ di tempo fa non mi piaceva, ora mi sono ricreduta. Lo considero molto elegante (non solo per i bimbi!) abbinato con il blu, per esempio un vestitino blu con un collant nero. I colori forti più o meno, però trovo tanto bello il rosso per i piccoli. E poi naturalmente le tonalità tenui, come il beige e le tinte pastello. L’anno prossimo ci sarà molto albicocca, in una grande varietà di sfumature.

Un’ultima domanda: nel blog proponi look e soluzioni di abbigliamento per i bambini, ma anche per le mamme. Quali sono tre capi e tre accessori ai quali non rinunceresti mai?
I miei capi irrinunciabili sono un paio di jeans, un blazer nero e un paio di décolleté. Ci metto pure la sneaker bianca, perfetta quando hai dei bambini. Per gli accessori, invece, un bracciale, un foulard – che propongo spesso anche per Fiammetta, da portare come sciarpa oppure al polso o tra i capelli – e una bella borsa.

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