In principio sembrava l’ennesima trovata stravagante e un po’ provocatoria di Mario Balotelli: l’attaccante del Milan e della Nazionale, infatti, in occasione del match tra i rossoneri e la Roma è sceso in campo con un paio di scarpini che riproducevano sulla tomaia pagine di quotidiani con articoli dedicati a lui. Per la serie: “Vedete che me ne faccio delle vostre parole?“. Un dettaglio che ha attirato l’attenzione e che ha fatto discutere, senza però centrare la questione. La scelta di Super Mario, infatti, non è stata solo l’ennesima provocazione, ma un annuncio in piena regola: ovvero il suo passaggio come testimonial da Nike a Puma.
Chiusa la collaborazione con il gigante dell’abbigliamento sportivo americano, c’era molta curiosità su chi sarebbe stato il nuovo sponsor ufficiale del calciatore e ora, finalmente, il nome è stato svelato. Non in modo tradizionale, però, bensì con una serie di mollichine virtuali sui social: prima con la curiosità suscitata dai nuovi scarpini, poi con una foto dello stesso Mario su Twitter con in mano il modello ‘incriminato” recante su un lato la scritta “Why Always Puma?“ (riferimento al famoso sfogo dell’attaccante: “Why Always Me?“) e infine da Puma, che su Facebook ha condiviso un’immagine e un video con il calciatore, accompagnandoli con la frase: “PUMA welcomes Mario Balotelli to the family. #startbelieving“.
Per aggiudicarsi l’attaccante del Milan e della Nazionale c’è stato un vero e proprio testa a testa fratricida: a contendere Super Mario a Puma, infatti, c’era anche l’altro marchio tedesco dello sport per eccellenza, ovvero Adidas, ma alla fine a spuntarla è stata l’azienda del Gruppo Kering. Una vittoria, stando a indiscrezioni riportate da Internews.it, dovuta alla proposta molto più accattivante fatta da Puma al centravanti: la società fondata da Rudolf Dassler, infatti, ha offerto a Balotelli un contratto a vita, con la prospettiva di diventare per il calcio quello che è attualmente Usain Bolt – volto più rappresentativo del brand – per l’atletica. Condizioni che hanno convinto Super Mario più dei 10 anni di contratto offertigli da Adidas, con pure un cospicuo ritocco dell’ingaggio percepito da Nike.
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