Zara: la maglia che ricorda l’olocausto scatena la polemica [FOTO]

L’obiettivo di Zara voleva essere quello di realizzare una maglietta a righe orizzontali per i più piccoli con una grande stella gialla al centro che ricordasse lo stemma degli sceriffi, ma il messaggio che è arrivato al pubblico è stato tutt’altro. La t-shirt ha fatto tornare in mente la divisa indossata dai deportati nei campi di concentramento tedeschi e ha generato l’indignazione della rete e non solo. A riportare la caduta di stile dell’azienda è stato il quotidiano Le Matin e, a fargli da eco, è stata l’associazione Cicad, che da anni combatte l’antisemitismo: “È un ricordo del terribile pigiama a righe usato dai deportati. È semplicemente intollerabile“.

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La maglietta della collezione bimbi era già in vendita nei negozi online di tutto il mondo, anche in Israele. Si è trattato solo di superficialità? Eppure non è la prima volta che Zara ricorda gli anni bui della seconda guerra mondiale: già in passato aveva realizzato una borsa floreale con stampata una svastica verde. Se in quel caso il brand decise – dopo la raffica di polemiche – di ritirare l’accessorio dal commercio, anche questa volta l’epilogo è stato lo stesso.

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Nonostante il marchio abbia tentato di dare una spiegazione plausibile alla sua scelta di stampare una grande stella gialla sulla fantasia rigata, appellandosi ai western classici, le polemiche non si sono placate, anzi, si sono diffuse ancora di più e la scelta è stata obbligata: via la t-shirt da tutti gli store con tanto di scuse dell’azienda spagnola. “Siamo realmente dispiaciuti. Era ispirata alle stelle degli sceriffi dei classici film Western e non è più nei nostri negozi“. La prossima volta prima di realizzare un capo equivocabile il brand ci penserà bene? Probabilmente sì.

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