Tom Ford lancia un ciondolo di forma fallica. L’oggetto di lusso al centro di una polemica

Si chiama “Penis Pendand Necklace” ed è stata presentata sulle passerelle della London Fashion Week lo scorso giugno. È una collana ed è già entrata nel mito firmato Tom Ford. Per lo stilista la polemica non è una novità. Anzi. L’americano porta alto lo stendardo del “purché se ne parli”. E così, un oggetto giudicato da molti di dubbio gusto, sta scalando la vetta dei must have 2015.

Il ciondolo sembrerebbe una croce, in realtà è sfacciatamente un fallo da portare al collo con tanto di misure: small, medium e large. Costa 650 euro sia che si acquisti in argento o in oro 18 carati. Il gioiello ha particolarmente urtato la sensibilità della comunità cristiana americana per quella forma che vira da un crocifisso ad un’immagine sessuale. Parole dure ed attacchi diretti tramite social a Tom Ford. Ma lo stilista non è solo un grande designer, è anche un grande stratega di marketing: in molti, infatti, pensano che l’idea di lanciare il nuovo nato della collezione jewelry proprio in occasione del Natale non sia stata casuale. Anzi. Prevedendo critiche e frecciatine, ha dato per scontato che il polverone mediatico non avrebbe fatto altro che aumentare la popolarità dell’oggetto in questione. Detto, fatto!

Le allusioni, in fondo, sono il tratto distintivo della Maison Ford. Soltanto lo scorso ottobre l’abito indossato da Rihanna ha solleticato la malizia di cronache più o meno rosa con quei “nipple pasties” (più chic dell’italiano “copricapezzoli”!) che lasciavano pochissimo spazio all’immaginazione su un abito lungo, bianco, con spacco vertiginoso e calza autoreggente nera, velata. Un accessorio che pareva destinato al mondo burlesque e a ballerine di lap dance finisce prima in passerella e poi nelle soirée delle celebrities. La cantante, infatti, lo indossò in occasione dell’amfAR Inspiration Gala. Nipple pasties, ciondoli fallici: la parola d’ordine di Tom Ford è sensuale provocazione.

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