La modella con la cellulite: Denise Bidot testimonial dei costumi Swimsuitsforall

All’inizio della stagione estiva, una super top curvy come Ashley Graham si è fatta promotrice di una campagna pubblicitaria contro chi proponeva modelli di magrezza impossibili in occasione della prova costume. Perché le donne reali difficilmente riescono a raggiungere cotanta perfezione, ma questo non significa che non siano ugualmente sensuali o desiderabili. Anzi, hanno dalla loro parte proprio la bellezza della verità. E devono averlo capito perfettamente quelli di Swimsuitsforall, linea di costumi da bagno “per tutti” (come dice lo stesso nome del brand), che ha deciso di lanciare sui social la sua nuova linea affidando il compito di promuoverla a Denise Bidot, altra nota indossatrice curvy size, senza ritocco alcuno.

Lo slogan recita: “No apologizing. No retouching. No rules” (ovvero “Niente scuse, niente ritocchi, niente regole”), perché il marchio ha deciso di non usare Photoshop, facendo in modo che la bella e giunonica Bidot apparisse il più naturale possibile, anche con la cellulite. Nell’immagine, infatti, la modella è ripresa di spalle e indossa un bikini animalier bianco e nero con aria sensuale e soddisfatta. Anche se il suo lato B e le sue gambe mostrano evidenti segni della cosiddetta “pelle a buccia d’arancia”, da sempre considerata la più acerrima nemica delle donne.

pezzo curvy

La campagna social, ovviamente è accompagnata da relativi hashtag: #‎BeachBodyNotSorry‬ ‪#‎NotSorry‬ ‪#‎Unretouched‬, perché bisogna essere sempre orgogliosi di ciò che si è e non aver paura di mostrarsi. Un elogio della bellezza “nature”, quindi, accolta con soddisfazione dalle utenti della Rete. Segno che sempre più donne stanno prendendo coscienza del loro corpo e si accettano così come sono e le aziende le seguono. Anche perché, come ha detto in passato la Graham, proporre solo modelli alla Victoria’s Secret può essere anche rischioso nel caso delle giovanissime che, più influenzabili, per diventare come i famosi “angeli” rischiano di ammalarsi di anoressia.

Foto by Twitter

Impostazioni privacy