Protesta contro gli hipster a Londra per la gentrification: cosa c’entra lo stile?

Sabato 26 settembre il Cereal Killer, caffè di Brick Lane a Londra (ritrovo della comunità hipster), è stato preso di mira da ben duecento manifestanti (non proprio pacifici) della Fuck Parade, ovvero una rivolta organizzata da un gruppo anarchico per combattere la povertà. Il locale, che serve esclusivamente tazze di latte con diversi tipi di cereali (al prezzo minimo di cinque euro), è stato attaccato perché considerato simbolo della gentrificazione del quartiere. E cosa c’entrano gli hipster? Secondo i protestanti l’aumento eccessivo del costo degli immobili e della vita in una zona così povera della città è causato proprio da questa moda che ha preso piede da diverso tempo.

In realtà quella degli hipster è una vera e propria cultura che spazia dalla musica al mondo del fashion system. E’ un ibrido in continua evoluzione che pesca un po’ dal vintage, quindi dagli anni Settanta ed Ottanta, ed un po’ dalle tendenze più recenti. Un hipster, per esempio, magari ama indossa un vecchio orologio di suo nonno, ma allo stesso tempo non può proprio rinunciare all’iPhone. Guerra agli hipster? Sul web c’è un po’ di ilarità a riguardo: “Maledetti #hipster”, “Daje mo’ … daje!”, “uahahahahah epico”, “Carovita in #London: Gli #hipster e le loro esose #colazioni“.

Come risponderanno i personaggi del mondo della moda che amano questo tipo di look? Basti pensare alla modella e attrice britannica Agyness Deyn, alla modella e figlia d’arte Pixie Geldof, alll’attrice e sceneggiatrice Lena Dunham e all’attrice e cantante Zooey Deschanel. Proprio nelle ultime settimane, poi, sta spopolando sul web il modello Josh Mario John (guarda le foto su Velvet Style): l’indossatore di ventiquattro anni dalla barba lunga e dai numerosi tatuaggi ha iniziato a calcare le passerelle da poco, tutta ha già ottenuto ingaggi di prestigio a livello internazionale, come quello per il marchio Diesel.

Foto by Twitter

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