Al giorno d’oggi i social network sono molto importanti per farsi conoscere. Anzi. Si tratta di mezzi di comunicazione fondamentali se si vuole raggiungere la popolarità in tempi brevi. Lo sa bene Essena O’Neill, modella di soli diciotto anni che con una valanga di immagini su Instagram è riuscita ad ottenere oltre settecentomila seguaci. Un giorno però ha deciso di cancellare quasi tutte le foto e rinominare il suo profilo Social Media Is Not Real Life: si tratta di un vero e proprio messaggio per chi non sa come funziona il mondo di Internet e per far capire quanto possa influenzare gli utenti. Gli innumerevoli scatti postati dalla giovane potevano sembrare naturali o comunque realizzati in momenti di vita quotidiana. Non è affatto così.
Tutte le pose sono costruite ad hoc con outfit seducenti per ammaliare il pubblico ed aumentare così i propri followers. Ovviamente c’è una grande attenzione anche per le location, le luci e la post-produzione (il classico Photoshop). Insomma, come se si trattasse di un servizio fotografico in piena regola e non di un semplice ricordo da condividere con gli altri. Tutto questo fa riflettere su un’insicurezza di fondo che caratterizza chi ne abusa: “Voglio che le ragazze più giovani sappiano che questa non è vita vera – ha dichiarato – Sono stata consumata dai social network. Questo è il motivo per cui ho deciso di disintossicarmi“.
E per quanto riguarda i vestiti indossati? Ovviamente tutta pubblicità per i brand. Un esempio lampante è Gabby Epstein, top model australiana di ventun’anni che ha confessato di guadagnare con uno scatto quanto ben quattro giorni di lavoro in passerella. Le aziende fanno a gara ad averla come testimonial, visto che pubblicizza cosmetici, abiti, accessori ed inoltre dal suo account ci si può collegare direttamente ai siti ufficiali del marchi per acquistare ciò che promuove.
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