Regali difettosi? I due mesi di denuncia scattano dal momento della “scoperta”

Avete mai ricevuto in regalo una t-shirt che in origine aveva già qualche buco non previsto? Un vestito strappato o dei jeans con qualche difetto? La scoperta però avviene solo qualche tempo dopo e perciò il capo d’abbigliamento non si può restituire? In realtà non è proprio così. Secondo Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori i due mesi di tempo che si hanno per segnalare il problema non scattano dalla data dello scontrino, ma da quando si scopre il difetto. Per il periodo natalizio è facile, visto che nessun pacco viene scartato prima del 25 dicembre. Una bella notizia per chi aveva fatto shopping in anticipo: “Insomma – ha dichiarato Dona attraverso un’intervista a Adnkronos – anche se avete acquistato il regalo nel mese di ottobre, con largo anticipo, avete tutto il tempo per far valere i vostri diritti. Passate, quindi, un tranquillo Capodanno ed Epifania. Anche perché la garanzia vale due anni e l’azione si prescrive in 26 mesi, ossia i 2 anni di garanzia più i 2 mesi per denunciare il difetto“.

La regola degli otto giorni per il cambio della merce sembra ormai superata. Una tempistica impossibile da mantenere per i regali natalizi: “Salvo per chi si è ridotto a fare acquisti – ha concluso – alla vigilia di Natale“. Quindi quali sono i diritti dei consumatori? Bisogna conservare lo scontrino e/o la ricevuta della carta di credito/bancomat, ricordare che la garanzia vale sempre 26 mesi (per i beni usati il termine può essere ridotto ad un anno) e che ci sono due mesi di tempo per denunciare al venditore il difetto del prodotto. E’ proprio il venditore che deve garantire il bene, quindi si può decidere senza problemi di pretendere la sostituzione e/o riparazione dal negoziante. “In caso di controversie, dubbi o richieste di assistenza, l’Unione nazionale consumatori ha messo a disposizione uno sportello dedicato ai prodotti difettosi: consumatori.it/segnalaci-il-tuo-problema“.

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