H&M finisce sotto accusa per una sciarpa che ricorda il tallit, lo scialle di preghiera ebraico

Nelle ultime ore H&M è finito sotto accusa a causa di una sciarpa. Cos’è successo? Il colosso svedese della moda low cost è stato attaccato duramente in Rete – come riporta Adnkronos – a causa di un poncho a strisce nere al costo di 14,99 euro che ricorda nella forma e nel colore un tallit, ovvero lo scialle di preghiera ebraico con le frange. Perché un polverone? Alcune persone si sono sentite offese dalla decisione dell’azienda di produrre un capo d’abbigliamento somigliante in una maniera così impressionante ad un oggetto religioso. Alcuni utenti hanno anche scritto sui social network che si è trattata di una scelta offensiva.

Attualmente la sciarpa incriminata non è più disponibile in alcuni Paesi, fra i quali il mercato israeliano: “Lo stock era limitato – ha dichiarato un portavoce del marchio – e i prodotti non sono più disponibili in alcuni mercati. Al momento la sciarpa non è più reperibile nei negozi di Israele per via di una decisione delle autorità locali“. In realtà il brand si è scusato con tutti, sottolineando che quelle strisce e quelle tonalità così vicine al tallit sono state usate solo per delle esigenze di stile: “Siamo davvero dispiaciuti – si legge ancora nella nota – se con il nostro capo abbiamo offeso delle persone. Da noi chiunque è il benvenuto, e non abbiamo mai preso una posizione politica o religiosa. Non era nostra intenzione offendere nessuno. Le righe sono una delle tendenze di stagione ed è a questo che ci siamo ispirati“.

E non è nemmeno la prima volta che H&M viene criticato per questioni del genere: basti pensare che nel 2014 si è ritrovato nell’occhio del ciclone dopo aver messo in commercio una maglietta da uomo con disegnati una testa di morto ed una stella di David che poi è stata – ovviamente – ritirato dal commercio. Dobbiamo aspettarci altre cadute di stile?

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