Milano Moda Uomo 2016, Giorgio Armani chiude la manifestazione con polemica

Ben 47 presentazioni, 39 sfilate e 9 eventi per un totale di 86 collezioni per l’Autunno/Inverno 2016-2017: questi i numeri della Milano Moda Uomo 2016 (le foto su Velvet Style). A chiudere la manifestazione ci ha pensato Giorgio Armani che si è lasciato andare anche ad una polemica con colleghi e giornalisti: “Trovo inutile scrivere di cose che poi non si vedranno nelle strade – ha dichiarato, come riporta La Stampa – Sbattono il mostro in prima pagina divulgando una moda plateale che non esce dal ristretto circuito degli addetti ai lavori“. Per re Giorgio bisogna semplicemente rinnovare il guardaroba, adattandolo ai tempi e senza stravolgerlo. Lo stesso concetto che troviamo anche nella linea Primavera/Estate 2016 presentata lo scorso settembre alla Milano Fashion Week. La semplicità al primo posto. Da segnalare la presenza alla sfilata conclusiva anche di Russell Crowe, vero e proprio ospite d’onore della serata e amico di vecchia data dello stilista.

Armani è stato protagonista anche nei giorni scorsi dell’evento con la presenza di Lucio Vanotti che non a caso ha uno stile essenziale e che evita tutti quei dettagli che potrebbero apparire superflui (alla presentazione ufficiale ha dato vita ad una passerella con abiti minimal, essenziali e soprattutto pratici). Da anni il designer aiuta i talenti più promettenti nel panorama della moda italiana ed internazionale : “Il loro entusiasmo – ha spiegato – la dedizione, e la creatività declinata in modo sempre personale e sentita continuano ad appassionarmi. A Lucio Vanotti, il designer che ho scelto per questa stagione, auguro un futuro brillante, ricco di soddisfazioni“. Per Vanotti questa opportunità rappresenta un grande riconoscimento: “Il mio sentito ringraziamento – ha commentato – va a colui che, oltre a essere un grande esempio dal punto di vista imprenditoriale, è l’inventore di un codice estetico che tutto il mondo apprezza, che mi ha influenzato e in cui mi riconosco“.

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