Jeremy Meeks il detenuto più sexy del mondo diventa un modello

Per la gioia delle sue fan esce dal carcere il detenuto più affascinante del mondo Jeremy Meeks e diventa un modello.

Jeremy Meeks, è stato definito il detenuto più bello e sexy del mondo. Essere sexy non è una nuova forma di illegalità e infatti non è stato questo il crimine commesso dal 30enne americano, arrestato nel giugno del 2014 dalla polizia di Stockton a est di San Francisco, ma una serie di rapine a mano armata e la detenzione illegale di armi. Il detenuto è diventato popolare grazie al suo bel aspetto, infatti a partire dal giorno successivo al suo arresto, la sua immagine aveva oltre 13 mila like su Instagram e 30.000 fan su una pagina Facebook a lui dedicata. Fisico possente, occhi azzurri, labbra carnose e un tatuaggio sul collo. Tanto bello quanto dannato.

Fin da quando erano state pubblicate le sue foto segnaletiche, anziché crearsi del panico, erano partiti subito innumerevoli commenti e apprezzamenti da parte delle donne che inoltre gli hanno inviato centinaia di lettere in carcere e creato tantissimi gruppi social, in cui “chiedevano” di farsi arrestare nella speranza di poter essere compagne di cella del tenebroso criminale.

Jeremy Meeks il detenuto più sexy del mondo diventa un modello

Lo scorso mercoledì 9 marzo, Jeremy Meeks ha concluso la sua pena di 27 mesi di prigione e uscendo dal carcere oltre a milioni di donne ai suoi piedi ha anche trovato un nuovo lavoro che darà una svolta alla sua vita. Infatti, l’agenzia White cross management gli ha offerto un interessante contratto proprio come modello. Per il momento come da regolamento, dovrà trascorrere un primo periodo di tempo presso una struttura di recupero, poi potrà finalmente considerarsi libero e intraprendere questa nuova strada.

Sul suo profilo social ha pubblicato un post in cui ha scritto: “Voglio ringraziare la mia famiglia e tutti quanti per tutto il vostro amore, sostegno e preghiere. Sono sopraffatto e grato per quello che mi aspetta. Sono pronto”

Photo Credits: Facebook

Impostazioni privacy