Giorgio Armani Privè: alta moda in passerella, jet-set in “front-row”

Nicole Kidman, Isabelle Huppert, Olga Kurylenko, Annabel Wallis, Lola Le Lann: sono solo alcune delle star che non hanno voluto assolutamente perdere a Parigi, durante le sfilate d’alta moda, la presentazione della collezione donna primavera-estate 2017. Dal loro posto privilegiato in prima fila hanno ammirato la serie di abiti sorprendentemente arancioni dedicati alle “divine” che hanno deciso di brillare di luce propria. “Orange in the new black” hanno titolato i giornali internazionali, facendo riferimento a quel tono di arancione tipico delle tute dei galeotti: perché ormai, come spiegano anche le serie tv americane, se non sei andato in galera nemmeno una volta, non sei davvero nessuno.

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Il bello dell’haute couture? Che può trasformare in realtà qualsiasi capriccio di moda perché tanto sarà sempre e comunque strepitosa. La nuova collezione Giorgio Armani Privè appena presentata al Thèatre National de Chaillot a Parigi durante la Paris Fashion Week ha lasciato tutti a bocca aperta per l’insolita palette scelta da Re Giorgio: un “orange” in tutte le sue declinazioni energico e vitaminico, come ha spiegato lui, simbolo di positività e ottimismo. Che sta bene a tutte. O, almeno, dovrebbe. Una tinta sicuramente ispirata alle terre d’oriente, dove l’arancio si ritrova in svariati elementi naturali: dal sole alla sabbia, dai fiori, ai frutti, alle spezie.

La collezione è composta da 47 abiti di gran pregio, dal tailleur pantalone con blazer a un bottone e pantaloni a vita alta ai kimono rivisitati con gusto attuale. I capi da sera incantano per i volumi, le trasparenze, le linee e le applicazioni: piume, paillettes, cristalli. Si legge ovunque un “orientalismo” accentuato, dai kaftani leggeri indossati sugli abiti ai ricami luminosi che costituiscono da sempre la “ricchezza” delle finiture d’alta moda. Pregiatissimi i tessuti: seta assoluta o finemente ricamata, chiffon o satin, fino a stoffe plissettate per volumi intensi e scenografici.

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Impeccabili anche gli accessori, tra cui le borse a mano, le clutch, i grandi orecchini da indossare con i monospalla, le collane-cameo, le cinture alte di pelle nera ornate da fiori, le mantelle a piccole balze come quelle dei toreri. Un cenno a parte meritano i “bangle” ispirati alla cultura africana, grandi e piacevolmente insoliti. Secondo Giorgio Armani il “total look” è l’unico modo per rimanere impressi nella memoria vista la quantità di proposte che ci sono in giro. E ha ragione: tutti parlando della sua collezione “arancio”, così originale e piena di energia.

Forse anche Melania Trump, durante uno dei suoi mille futuri impegni istituzionali, indosserà questi abiti arancioni eleganti e sexy: quale tinta migliore per valorizzare gli occhi profondi e orientaleggianti, i capelli scuri, quella pelle leggermente dorata? Lei ancora non ha chiesto ufficialmente a “King Giorgio” di vestirla ma lui ha fatto sapere che, se succedesse, le risponderebbe di sì. E visto che pochi al mondo sanno realizzare abiti indimenticabili come lui, sicuramente non è più una questione di “se” ma di “quando”. Prima possibile. Scommettiamo?

Melania sarà in buona compagnia: in tante hanno voluto presenziare alla filata per essere le prime, probabilmente, a sfoggiare sul red carpet una delle tante declinazioni “Orange”. Tra le “supervip” Nicole Kidman, Isabelle Huppert, Olga Kurylenko, Annabelle Wallis, Lola Le Lann, Hiba Abouk, Amira Casar, Lauren Santo Domingo e Cosima Auerman

Photo credits: Ufficio Stampa Giorgio Armani

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