Giada Carida, l’intervista alla nota dermopigmentista e concorrente per il prestigioso campionato Sking [ESCLUSIVA]

VelvetMag ha contattato telefonicamente Giada Carida, dermopigmentista professionista e docente per la prestigiosa accademia di dermopigmentazione Orsini e Belfatto. Giada inoltre è stata selezionata per partecipare ad un importante campionato che si terrà a Roma il 3 ottobre, Sking. Ecco quello che ci ha raccontato del suo lavoro e dell’importante evento imminente.

Giada com’è nata la sua passione per la dermopigmentazione?
In realtà io sono laureata in lingue e culture moderne, ho lavorato in JPMorgan, come assistente dell’amministratore delegato. Otto anni fa però mi sono licenziata per dedicarmi a quella che da sempre è stata la mia più grande passione: la bellezza e l’estetica. Ho deciso di investire su me stessa seguendo molti corsi di trucco permanente e master di alto livello. In seguito ho conseguito con ottimo profitto l’esame per diventare docente presso la conosciutissima accademia Orsini e Belfatto. Mi occupo di trucco permanente, correttivo, paramedicale e tricopigmentazione del cuoio capelluto.

Che cos’è Sking, il campionato a cui parteciperà il prossimo 3 ottobre?
Sking è il primo Campionato Nazionale di Trucco Permanente. Si svolgerà a Roma il 3 Ottobre allo Sheraton Golf. Dopo una lunga selezione sono stata scelta per gareggiare nella categoria dei Master. Ci saranno 11 giudici da tutte le accademie d’Italia e il vincitore sarà colui che riuscirà ad effettuare il lavoro più naturale possibile alle sopracciglia.

Cosa si aspetta da Sking?
Per me è già una vittoria partecipare. Da due anni ho intrapreso la strada da imprenditrice aprendo un centro “Studio MakeUp74″di dermopigmentazione e nails a Roma in Via Tirso,40 zona Parioli. Sono molto impegnata con le docenze che faccio in tutta Italia per la mia accademia “Orsini&Belftto”. Amo il mio lavoro , quindi per me Sking sarà una bellissima esperienza e comunque vada ne uscirò vincente. Se sono arrivata qui è sicuramente grazie alla mia abnegazione e caparbietà. Un grazie a mia madre che mi ha sempre sostenuto e al mio Maestro Ennio Orsini che ha sempre creduto in me e nelle mie capacità professionali. L’importante è partecipare, ma anche vincere….

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