È tutto molto retrò: la location, l’atmosfera, i tagli, le fantasie. Karl Lagerfeld, maestro degli show non convenzionali, per la presentazione dell’Autunno/Inverno 2015-2016 mette in scena la Brasserie Gabrielle: la cornice del Grand Palais si trasforma in un bistrot dedicato a Madame Coco con tanto di invito-menu. E allora ecco camerieri in radica, pavimenti a mosaico, ospiti e giornalisti che sorseggiano caffè e al bancone Cara Delevingne e Kendall Jenner che prendono un cocktail. Le modelle passeggiano tra i tavoli, chiacchierano con i camerieri e siedono in mezzo alla folla. Tra loro un garçon d’eccezione, Baptiste Giabiconi, uno dei modelli preferiti di Karl Lagerfeld.
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Ci sono gli anni Trenta nelle fasce per capelli e nelle linee femminili e parigine degli abiti svasati e delle stoffe a tutto volume. Un tuffo nel passato e la contaminazione delle epoche: alcuni tagli e fantasie, infatti, gridano anni Sessanta. Le modelle portano i capelli raccolti in code tirate o in acconciature alte ma naturali e il trucco è decisamente noir. Nella collezione imperano i classici bianco, nero e grigio ma i tailleur in tartan osano sfumature di rossi e di blu. Per alcuni modelli anche nuances più pastello come rosa, lilla, carta da zucchero.
L’ispirazione è classica, è black and white, è Lagerfeld. La stessa Brasserie Gabrielle mostra la volontà da parte della maison di ritrovare gli anni più romantici della storia di Parigi e di Chanel. Karl Lagerfeld non smette di sorprendere. Per la Primavera/Estate aveva trasformato il Grand Palais in una serra fashion per una sfilata di origami e ricami. E se lo scorso anno l’ispirazione è stata un supermercato d’alta moda, con sfilate in mezzo a barattoli e carrelli, quest’anno torna, come cornice, un luogo deputato al cibo e quindi alla convivialità, alle “ore felici” trascorse intorno ad un tavolo. Era la condivisione del tempo, nell’era avanti social. Chanel rilancia il passato non solo nel gusto retrò delle sue creazioni ma nel modo di vivere la moda. E la vita.
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