La curvy Ashley Graham in bikini contro la campagna sulla prova costume

Ricordate la polemica nata dalla campagna Protein World? L’azienda che pubblicizzava pillole dimagranti aveva tappezzato le metropolitane di Londra con cartelloni che, tra immagine e slogan, hanno urtato la sensibilità di molti. Una modella dal girovita in grado di far impallidire Photoshop e la scritta: “Siete pronti per un corpo da spiaggia?”. Tra post-it al veleno attaccati sui manifesti dei passanti e denunce all’ Advertising Standards Authority, l’azienda e la modella si sono trovati al centro di una bufera mediatica. Contro l’eccessiva magrezza chi, se non una curvy, poteva intervenire mettendoci la faccia?

Così, Ashely Graham, la prima modella curvy a posare per Sport Illustrated Swimsuit, si è lasciata immortalare in costume riproponendo lo stesso mood della campagna di Proteic World. Esce la modella dal girovita di Barbie, entra la curvy. Con una riga in più. Accanto alla Graham e allo slogan campeggia l’hashtag #curvesinbikinis. La modella, poi, ha postato sui social l’immagine commentando: “Non c’è alcun motivo di nasconderle e tutte le ragioni per mostrarle“. Il vento sta cambiando e anche il metro di misura. Non è la prima volta che la voce curvy si solleva dal coro per protestare. Di recente, infatti, la modella ha partecipato all’iniziativa “I’m no Angel”, un attacco diretto agli angeli di Victoria’s Secret e alla loro eccessiva magrezza.

Dopo il brand di lingerie più famoso al mondo, la curvy si mostra per lanciare un altro messaggio. Perché l’estate si sa, non fa venire in mente solo mare e vacanze: per molti, infatti, equivale ad ansia da prova costume. E i mass media, in questo, ci mettono il carico da novanta proponendo modelli al limite della fame. Eppure anche il fashion system, pian piano, sta prendendo un’altra forma, basti pensare agli emendamenti approvati in Francia per punire quelle case di moda che ingaggiano modelle troppo magre e l’esaltazione di un corpo sull’orlo dell0anoressia.

Foto by Facebook

Impostazioni privacy