Miss Italia 2015, Patrizia Mirigliani: “Le finaliste esprimono grazia e pudore” [INTERVISTA]

L’avventura televisiva della settantaseiesima edizione di Miss Italia inizierà venerdì 18 e sabato 19 settembre in seconda serata su La 7 (in replica rispettivamente sabato 19 e domenica 20 alle 14.30) con la messa in onda delle due puntate di Miss Italia – Le Finaliste, in cui verranno presentate, per l’appunto, le trentatré fanciulle arrivate ad un passo dal sogno. La serata finale invece è prevista proprio per domenica alle 21.00 in diretta dal Pala Arrex di Jesolo, la cui conduzione è affidata ancora una volta a Simona Ventura. La produzione tv è a cura di MagnoliaPatrizia Mirigliani, patron del concorso di bellezza ideato dal padre Enzo nell’ormai lontano 1946, è emozionata. Come sempre. Si è sempre emozionati quando sta per avvenire qualcosa che ci sta molto a cuore. Scambiando quattro chiacchiere con lei riguardo la manifestazione, si capisce fin dalle prime battute la passione che ha per questo progetto. E’ un vero fiume in piena e starebbe ore e ore a parlarne.

Chi ruberà la corona e lo scettro alla siciliana Clarissa Marchese? In gara ci sono Anita Roncari, Denise Parisi, Miriana Farella, Eleonora Mazza, Alice Sabatini, Manuela Galitsu, Giuliana Ferraz, Elisa Muriale, Amanda Munini, Ginevra Bertolani, Giorgia Gianello, Rosa Fariello, Chiara Giuffrida, Luana Sbalbi, Maria Giulia Iannì, Chiara Roman, Livia Pizzi, Ilenia Bravetti, Francesca Busti, Bina Forciniti, Osarem Mangano, Rachele Del Borrello, Chiara Barbaro, Ahlam El Brinis, Letizia Moschin, Vincenza Botti, Laura Narciso, Valeria Valentini, Alessia Rigo, Claudia Casciani, Viola Martina Porta, Lorena Grisafi e Noemi Bosco.

Quant’è cambiata Miss Italia nel corso degli anni?
Sicuramente il cambiamento delle concorrenti è stato influenzato anche dalla trasformazione della società. Per esempio negli anni Cinquanta non tutti studiavano, visto che le famiglie non avevano così tante possibilità. Proprio per questo motivo la manifestazione era una grande opportunità anche dal punto di vista economico. Possiamo dire che c’era meno consapevolezza rispetto ad oggi. Ora quasi tutte le ragazze studiano, investono sul proprio futuro ed anche sulla bellezza, essendo consce del fatto che Miss Italia è solo una delle tante opportunità e non l’unica.

Effettivamente la maggior parte delle finaliste studia all’Università e non pensa solo al mondo della moda.
Lo studio è importante. Deve essere sempre al primo posto. Poi, in un certo senso, il mondo della moda non interessa più come un tempo, facendo spazio invece a quello del cinema. Tutte le ragazze hanno dimostrato una grande maturità. Sono delle bellezze diverse con caratteristiche particolari, quindi puoi trovare quella con il nasino perfetto e magari un’altra che invece ce l’ha pronunciato. Sono lo specchio dell’Italia. Rappresentano il mondo d’oggi. C’è anche chi ha storie di vita difficili e non abbiamo problemi a parlarne in televisione, perché Miss Italia non è solo bellezza.

E allora come deve essere l’identikit di Miss Italia 2015?
Beh, potrebbe vincere il concorso una ragazza straniera, o magari una curvy, visto che ci siamo focalizzati tanto su questa tema. Potrebbe essere invece una che è già laureata, vorrebbe prendere la seconda laurea, ma che nel frattempo “gioca” a partecipare a Miss Italia. Non c’è un prototipo vero e proprio. Deve essere una ragazza dei nostri tempi.

Dopo oltre settant’anni qual è il segreto del vostro successo?
Oddio, a pensarci mi vengono i brividi (ride, ndr)! Il marchio affascina sempre e funziona perché si avvicina agli ideali di un’Italia pulita. Una provincia semplice. Miss Italia racconta lo specchio del Paese, rappresentando grazia e pudore. E’ la ragazza della porta accanto, ma diversa da quella di “ieri”. La modernità si unisce alla tradizione. Così è stato da sempre, anche quando ha vinto Denny Mendez (nel 1996, ndr) si trattava di un grande segnale di progresso per quei tempi.

Come mai la decisione di Claudio Amendola, Joe Bastianich e Vladimir Luxuria nella giuria?
La scelta fa parte di un racconto ben preciso. Luxuria rappresenta il cambiamento e con la sua grande apertura mentale saprà sicuramente riconoscere un certo tipo di femminilità che magari ad altri sfugge. Bastianich è invece l’internazionalità, infatti è un uomo di mondo, che viaggia molto all’estero. Infine Amendola è la tradizione, la famiglia, la casa, il calore. Insomma, questa giuria è un passo nel futuro sempre con uno sguardo nel passato e caratterizzata dalla globalizzazione.

Come ti trovi invece a lavorare con Simona Ventura?
E’ bellissimo. Entrambe abbiamo una cosa in comune: la determinazione. Combattiamo per i nostri ideali e portiamo a termine tutti i progetti. In realtà poi siamo completamente diverse, perché lei è molto ironica, mentre io sono più pacata. Ci completiamo, anche se sono attratta dal suo modo di vedere le cose.

Tu e il tuo team di lavoro state già pensando ad altre modifiche per la prossima edizione?
Miss Italia porta avanti delle tematiche importanti e vorrei continuare su questa strada (da quando è lei al timone del concorso, ha introdotto delle innovazioni importanti, tese alla valorizzazione della donna, ndr). Inoltre vorrei che tornasse Miss Italia nel mondo (l’ultima edizione è stata nel 2012, ndr). Non so come, quando e in che modalità, ma ci sto pensando davvero.

Foto by Ufficio Stampa

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