Dieta del microbioma: che cosa è e come funziona

La dieta del microbioma è molto importante per coloro che vogliono raggiungere non solo il peso forma ma anche l’equilibrio intestinale e il benessere dell’organismo.

Questa arriva direttamente dall’Inghilterra e ha ampie dimostrazioni sul campo che hanno permesso di determinare i grandi benefici per tutti, quindi non solo per coloro che devono perdere peso. Uno stile di vita sano con una depurazione generalizzata. Quando si parla di dieta, infatti, non bisogna immaginare solo quella fatta per la perdita di massa grassa, ma anche per riequilibrare delle disfunzioni e sicuramente, tra le tante, questa riveste un ruolo eccellente.

La dieta del microbioma: che cos’è

La dieta del microbioma negli ultimi tempi è al centro di un acceso dibattito proprio perché ha dimostrato qualcosa di cui non si aveva piena consapevolezza prima. Ovvero, il fatto che la tendenza del proprio fisico non dipenda solo dalla quantità e dalla qualità del cibo che si assume, ma anche dallo stato di salute dell’intestino.

Dieta microbioma come funziona
In cosa consiste la dieta del microbioma – VelvetStyle

Nel testo de La dietra del microbioma il giornalista della BBC, Mosley, ha presentato con un quadro chiaro e dettagliato cosa avviene nel nostro corpo, come funziona il benessere dell’intestino e dell’organismo e soprattutto dove ci conduce attraverso l’alimentazione. Si sente parlare sempre di una dieta sana e bilanciata e ovviamente di una buona attività fisica, per perdere peso ma anche per mantenersi in forma. Tuttavia, secondo questi studi recenti ci sarebbero delle condizioni che vanno ben al di là di ciò che conosciamo e che incidono in qualche modo sul nostro stato di salute e, più nel dettaglio, sul nostro peso corporeo.

Nell’intestino vivono oltre trecentomila miliardi di batteri e sono appartenenti a specie differenti. Si tratta di una sorta di ecosistema molto delicato dove le parti convivono e ci permettono di nutrirci attraverso dei prodotti benefici, ma anche di alterare in qualche modo altri fattori come il nostro umore, il sistema immunitario e altri organi che non sono direttamente connessi. La scoperta rivoluzionaria riguarda proprio la correlazione tra intestino e cervello, due parti del corpo apparentemente slegate tra loro che si trovano però a lavorare in simbiosi, più di quanto crediamo. Per questo è nato addirittura un nuovo ramo scientifico che mira a sviluppare delle ricerche per comprendere sempre di più tale funzionamento. Secondo gli studi, il microbioma ha impatto non solo sull’alimentazione e su eventuali deficit gastrointestinali ma anche su umore, qualità del sonno, depressione e addirittura autismo.

Tutti i lavori sono in corso d’opera, quindi ancora tanti sono gli sviluppi che seguiranno e su cui già si sta facendo luce. Quello che sappiamo è che microbi intestinali e cervello parlano continuamente, lo fanno attraverso i neurotrasmettitori, il sangue, gli ormoni e quindi tutto questo ha delle ripercussioni su di noi. I sintomi sono importanti, conoscere il proprio corpo è fondamentale. Se abbiamo gas, dolori addominali, stipsi o diarrea, vuol dire che il nostro intestino ci invia dei messaggi e dobbiamo leggeri e capirli.

Come si struttura l’alimentazione in modo corretto

L’alimentazione è fondamentale e la dieta del microbioma di Mosley vanta un piano alimentare condotto su due fronti, da un lato quello nutrizionale e dall’altro quello medico. I benefici che si vogliono ottenere quindi non sono solo intestinali ma generalizzati al corpo per ridurre lo stress e l’infiammazione in quanto sono direttamente coinvolti nel problemi alimentari e anche nelle disfunzioni.

Olio evo dieta microbioma
Olio evo consigliato nella dieta del microbioma – Velvetstyle

Gli alimenti amici del microbioma sono: olio evo, grasso salutare che fa bene per i polifenoli e gli antiossidanti; banane che sono ricche di amido resistente che non viene digerito dagli enzimi dello stomaco e raggiunge il colon dove viene fermentato dai batteri buoni; yogurt, che permette di equilibrare il transito intestinale; orzo che grazie al betaglucano favorisce la crescita dei batteri buoni; curcuma, che permette di svolgere attività antinfiammatoria. Sono da evitare zuccheri aggiunti, eccesso di carne rossa, fritti e ovviamente sostanze troppo grasse.

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