Re Carlo imbarazzato: arriva il no del figlio William, mai accaduto prima d’ora

Re Carlo è profondamente amareggiato dal gesto del figlio William che ha scelto di rompere totalmente con la tradizione.

Una notizia che non ha reso soddisfatto il Re e nemmeno la Scozia, eppure il futuro erede sembra irremovibile da questo punto di vista.

Nonostante sia sempre molto accondiscente con i voleri paterni, William ha invece rifiutato una delle tradizioni solenni che Carlo ha sempre portato avanti.

William dice no: lo sdegno di Carlo

Non c’è mai stato qualcuno che, come William, ha preso una posizione così netta su un elemento proprio della tradizione locale.

La questione però non è solo un fatto secondario. Infatti potrebbe portare a severe ripercussioni per il Paese e per la Scozia. Il rifiuto del principe nel voler indossare il kilt non piace a nessuno.

william rifiuta kilt
William rifiuta di indossare il kilt in Scozia: clamorosa. Foto Facebook @TheBritishMonarchy (Velvetstyle.it)

La sua decisione riguarda anche le occasioni cerimoniali quando tipicamente Carlo invece si presta a indossarlo. La questione torna ogni tanto alla ribalta ma effettivamente non si è mai visto William indossare questo indumento, probabilmente perché non lo ritiene necessario o non lo fa sentire a suo agio.

La gonna in tartan è un simbolo rituale molto sentito e viene largamente utilizzata anche dagli uomini. Le fonti da palazzo però fanno sapere che non solo il principe non la indosserà a breve, ma non vuole farlo nemmeno in futuro. Una posizione in contrasto con quella del padre che, come si evince dalle immagini del profilo ufficiale, spesso indossa il kilt senza problemi.

Anche il nonno Filippo duca di Edimburgo faceva altrettanto, idem lo zio Edoardo. Anche la stessa Regina Elisabetta quando andava in Scozia indossava il tartan quasi sempre per omaggiare quella terra. William invece una volta diventato adulto non ha mai più indossato questo abito. Una decisione clamorosa, che non può passare assolutamente inosservata. Non solo perché viene considerato un atto di snobismo verso la tradizione ma anche una mancanza di tatto verso la Scozia che ha in questo simbolo un grande valore culturale. Senza contare che William ha ereditato diversi titoli come primogenito tra cui duca di Rothesay, conte di Carrick, barone di Renfew e signore delle Isole.

Un momento non ottimale per William anche dopo il fallimento della missione diplomatica che gli era stata affidata insieme a Kate e anche la possibile relazione extraconiugale di cui si vocifera.

Kilt, perché rappresenta un intero Paese

Il kilt non è una semplice gonne. È un indumento maschile simile che viene però composto da una fascia di tessuto scozzese arrotolata intorno alla vita. In passato questo era così lungo da essere addirittura utilizzato fin sopra le spalle. Inventato da Thomas Rawlinson, imprenditore inglese nel settecento, ha dato vita a una vera tradizione locale molto radicata.

perché William si rifiuta
Kilt scozese, una tradizione culturale (velvetstyle.it)

L’obiettivo era dare agli operai qualcosa di più comodo e meno ingombrante. I meno ricchi li ricavavano dalle coperte e coprivano tutto il corpo, così avevano anche un migliore calore distribuito su tutta la superficie. Divenne il simbolo degli Highlands scozzesi ed è per questo che era realizzato solo in tartan e indossato con una borsa di cuoio piccola per il denaro. Quindi è diventato un prodotto tipico del folklore locale, addirittura per le cerimonie. Oggi viene confezionato proprio come una gonna plissettata e chiuso con una fibbia o spilla superiore. Il colore è variabile e dipende dalla discendenza familiare, tipicamente in Scozia ognuno ne ha uno differente, mai uguale ad un’altra famiglia, anche se si somigliano molto.

Prima del kilt però esisteva già il Fèileadh mòr, di cinque metri e chiuso con cintura. Quello che invece vediamo oggi è subentrato successivamente e modificato per essere più comodo e confortevole e meno grezzo. Con il Dress Act, la riforma sull’abbigliamento del 1746, il filt e il tartan simboli della Scozia furono banditi insieme alla cornamusa e la lingua Gaelica. Quando venne abolito quaranta anni dopo, il tessitore William Wilson si occupò di raccogliere tutti il tartan al fine di catalogarlo, dividerlo e farlo sopravvivere nel tempo come tradizione culturale. Da quel momento fu adottato anche come divisa militare, adottato dall’esercito inglese e soprattutto divenne il simbolo della resistenza all’estinzione della cultura locale.

Questo chiarisce quindi come non si tratti di un semplice elemento della tradizione, è qualcosa che nel tempo ha resistito grazie al valore delle persone che lo hanno permesso. La decisione di William non poteva pertanto che scatenare pesanti polemiche e potrebbe aprire una profonda spaccatura all’interno del Paese.

Gestione cookie