Cosa accade al nostro corpo se smetti di mangiare il sale: tutti gli effetti

Cosa comporta smettere di mangiare il sale? Gli effetti sul nostro corpo sono molteplici ed importanti: tutto quello che c’è da sapere.

In una dieta, si sa, non è importante soltanto la qualità o la quantità di cibo, ma anche il modo con il quale questo viene preparato. Il sale, è noto, influisce sulla nostra salute, in particolar modo per chi soffre di ipertensione arteriosa o problemi cardiaci.

Esistono vari modi per utilizzare il sale in cucina, non necessariamente sul cibo, pensiamo ad esempio all’utilizzo per la conservazione di alcuni alimenti. Nonostante la sua importanza e i suoi effetti sul nostro corpo, spesso si tende a sottovalutare l’utilizzo del sale nella dieta, con conseguenze negative per il nostro organismo.

Già, ma esiste una dose consigliata? Non molti lo sanno, ma in realtà esiste una risposta a questa domanda ed è stata data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che fissa a 2 grammi di sodio al giorno, ovvero 5 grammi di sale da cucina comune, il limite massimo. Per intenderci, più o meno il contenuto di un cucchiaino di tè. Ma cosa accadrebbe al nostro corpo se togliessimo il sale dalla nostra dieta?

Assumere troppo sale: i rischi

Come accennato, il sale è strettamente collegato a diverse malattie cardiovascolari, in particolar modo all’ipertensione. Quando si assume troppo sale, il nostro corpo – nel tentativo di regolarlo – trattiene più acqua. Questo influisce sul sistema circolatorio e aumenta, di conseguenza, la pressione sanguigna. Ecco perché, senza sale, potremmo diminuire il rischio di ipertensione e non di poco: secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la pressione sistolica massima calerebbe di 6-8 mm/hg, mentre la diastolica minima quasi della metà. Ma quali sono gli altri effetti per il nostro corpo?

Sale dieta
Cosa succede al nostro corpo se smettiamo di assumere sale: tutti i benefici – Velvetstyle.it

In primis, i reni: sono questi infatti gli organi più colpiti dall’eccessivo consumo di sale. Un ampio consumo di sodio aumenta le possibilità della formazione di calcoli renali, ovvero piccoli depositi duri costituiti da sale e minerali che si formano all’interno dei reni. Inoltre, è appurato il legame tra la disfunzione renale e l’assunzione di sale. Il consumo di sale è anche collegato alle nevralgie craniche – cefalee e mal di testa – visto che ha un effetto diretto sui vasi sanguigni. Una soluzione? Cerchiamo di ridurre il consumo di salatini, patatine, salumi e di hamburgers.

Migliorare la qualità della vita eliminando il sale

Il consumo di sale, come detto, aumenta la pressione sanguigna e questo comporta diverse conseguenze, in alcuni gravi, come ipertensione e problemi cardiaci e cardiovascolari. Ma ci sono diverse ricadute nella quotidianità di ognuno, basti pensare ad esempio alla stanchezza e all’affaticamento, problema collegato anche alla ritenzione idrica. Ridurre il sale, in questo caso, potrebbe aiutarci a ritrovare l’energia persa. Togliere il sale dalla dieta potrebbe essere però abbastanza difficoltoso, quindi: meglio procedere per gradi.

Del resto, mangiare i cosiddetti “cibi spazzatura” aumenta la sensazione di insipido per tutti gli alimenti che mettiamo sulla nostra tavola e si sarebbe più tentati di conseguenza ad aumentare il sale. Ma non è la fine del mondo: la sensazione di riduzione di gusto è transitoria quando si diminuisce il sodio e pian piano ci si abitua. Anzi, si imparerà ad apprezzare di più i gusti e i cibi più elaborati. Inoltre, consumare cibi ricchi di sale, porta inevitabilmente a consumare una quantità maggiore di acqua. Superare questo fabbisogno gonfia tanto e dunque diminuire il sale potrebbe aiutare anche in quel senso.

eliminare il sale dalla dieta
Eliminare il sale può comportare anche perdita di peso corporeo – velvetstyle.it

Diminuire il sale nella dieta può aiutare anche a perdere peso. In che modo? Senza il sodio si andrà a perdere l’acqua in eccesso nel corpo, anche se chiaramente non influirà sulla perdita di massa grassa. Ma, come detto, è strettamente collegata alla dieta dal momento che influirà anche sulla scelta di cibi più sani e salutari. E questo comporterà una serie di benefici a catena: consumo minore di zuccheri e carboidrati, mentre aumenterà l’apporto di fibre.

Tutto parte dalla spesa

Dunque, per diminuire il consumo di sale bisogna partire dalla spesa, cambiando le abitudini di acquisto. Quando si può, bisogna dare precedenza a prodotti freschi e non confezionati e prendere la buona abitudine, quando si comprano prodotti in scatola, di leggere l’etichetta nutrizionale. In cucina, per quanto riguarda verdure e legumi in scatola, è buona regola scolarli e risciacquarli, mentre per la verdura e la frutta fresca, dove possibile, meglio consumarle a crudo (dopo averle pulite). In questo modo sarà più facile diminuire il sale, rispetto alla cottura delle stesse verdure.

Per abituare il gusto alla diminuzione di sale nel tempo, si possono aggiungere spezie ai vari piatti: come aglio, pepe, peperoncino o erbe aromatiche, ma anche succo di agrumi. Piano piano si apprezzerà il gusto del cibo e chiunque riuscirà ad abituarsi a mettere da parte il sale nella propria dieta.

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