Re Carlo ha scelto di offrire al figlio William uno spunto su cui riflettere in termini di stile, con un look molto particolare.
Per la Royal Family un abito non è mai soltanto tale, la Regina Elisabetta nel tempo ha chiarito molto bene questo concetto. Si tratta di comunicare qualcosa, di determinare la propria presenza e soprattutto di compiacere i sudditi.
Questo William lo sa bene, tuttavia non accetta quelli che sono i vincoli sociali imposti nella sua posizione e ha preso decisioni molto drastiche che non trovano riscontro nel padre.
Re Carlo e la lezione di stile per William
La questione è aperta e potrebbe portare a problemi che vanno ben oltre una semplice foto che fa il giro del mondo. Re Carlo, appartenente ovviamente a un tipo di nobiltà che crede ancora molto nei valori di determinate convenzioni, ha scelto sempre di seguire le regole quindi di scegliere ciò che fosse meglio per determinate occasioni.
![Re Carlo e William abiti](https://www.velvetstyle.it/wp-content/uploads/2023/08/Re-Carlo-e-William-abiti-23082023-velvetstyle.it_.jpg)
L’estetica per la Royal Family non è un semplice dettaglio. Questa è parte integrante del ruolo che hanno socialmente, la scelta di apparire sempre impeccabili e con uno stile adeguato, mai volgare, mai eccessivo, è parte di uno studio molto attento.
Se per gli uomini ciò si conferma nell’adottare un abbigliamento consono e sempre elegante o comunque adatto al contesto, per le donne la situazione è anche più elaborata e vuol dire niente unghie eccessive, no al make up marcato, capelli sempre in ordine, abiti adeguati e anche di stile ma comunque senza ostentare, cosa che potrebbe irritare i sudditi.
Kate Middleton in questo senso rispecchia lo stereotipo perfetto, si è infatti immedesimata al meglio nel ruolo ma anche Re Carlo che sembra ovviamente meno proiettato in questo senso invece ha fatto tanto, da una dieta per limitare i danni estetici alla cura del sorriso. Tutte cose che vengono fatte nel tempo per migliorare la propria estetica e rendersi gradevoli.
Tra tutti però c’è un dettaglio che riguarda le scelte in termini di abbigliamento e che ha un valore simbolico ed è diventato oggetto di scontro tra padre e figlio, ovvero indossare il kilt. William si è rifiutato categoricamente di farlo, in nessuna occasione lo ha mai portato e ha, secondo fonti vicine, scelto di non esibirlo in nessun caso.
Il gesto di Re Carlo e il rifiuto di William
Re Carlo per l’estate ha scelto di passare le vacanze a Balmoral, la residenza dove è venuta a mancare la Regina Elisabetta e dove tutta la famiglia da sempre passava le estati. Anche il resto della famiglia ha raggiunto Carlo e Camilla per una riunione ricca di significato, in omaggio proprio di quel luogo che fu così caso alla Regina.
![Re Carlo Balmoral](https://www.velvetstyle.it/wp-content/uploads/2023/08/Re-Carlo-Balmoral-23082023-velvetstyle.it_.jpg)
Per l’inizio delle vacanze, il re ha ispezionato la Compagnia Balaklava, 5° Battaglione del Royal Regiment of Scotland e lo ha fatto indossando il kilt, in onore della tradizione locale. Anche la madre era solita fare questo gesto ogni anno. Il problema però è che William non vuole intraprendere questa tradizione, gesto che non è piaciuto affatto al Regno e che rischia di agitare gli animi dal momento che lui sarà il futuro Re.
Il rifiuto irremovibile di William è un problema e per questo Re Carlo, ancora una volta, ha scelto di dare una lezione di stile. Quella gonna in tartan che viene esibita con tanto clamore è il simbolo del Paese. La indossava la Regina e ha sempre provveduto anche Carlo III a fare altrettanto perché è la storia della Scozia.
Anche Filippo, duca di Edimburgo, seguiva le stesse regole come ogni altro membro della Royal Family. Significa omaggiare la storia della Scozia, una terra che non è esterna al Regno e che quindi come tale va considerata in tutte le sue sfaccettature. Il problema grave è che, alla morte di Elisabetta, quando sono cambiati i titoli per tutti, William è diventato tra gli altri duca di Rothesay, conte di Carrick, barone di Renfew e signore delle Isole. Il suo no, in questo caso, ha aperto uno scontro politico e potrebbe creare gravi problemi in futuro. Da un certo punto di vista infatti è tenuto a farlo, anche se si rifiuta, scegliere di non indossare il kilt vuol dire rompere con la tradizione locale, passarla in secondo piano.
Non è solo una gonna ma un indumento che veniva utilizzato come pratico anche per gli uomini, era quello degli operai che così potevano muoversi liberamente, poi è diventato quello degli Highlands scozzesi e alla fine è entrato nella storia locale e quindi oggi ha un valore fondamentale. Prima di questo vi era già un altro prodotto simile, più pesante, poi sostituito dal kilt che è stato per anni addirittura bandito in tutto il Paese con tanto di riforma sull’abbigliamento. Per i locali quindi ha un valore importante e William, con le sue scelte, non lo sta rispettando.