Re Carlo dà una lezione di stile a suo figlio William: all’evento ufficiale si presenta così

Re Carlo ha scelto di offrire al figlio William uno spunto su cui riflettere in termini di stile, con un look molto particolare.

Per la Royal Family un abito non è mai soltanto tale, la Regina Elisabetta nel tempo ha chiarito molto bene questo concetto. Si tratta di comunicare qualcosa, di determinare la propria presenza e soprattutto di compiacere i sudditi.

Questo William lo sa bene, tuttavia non accetta quelli che sono i vincoli sociali imposti nella sua posizione e ha preso decisioni molto drastiche che non trovano riscontro nel padre.

Re Carlo e la lezione di stile per William

La questione è aperta e potrebbe portare a problemi che vanno ben oltre una semplice foto che fa il giro del mondo. Re Carlo, appartenente ovviamente a un tipo di nobiltà che crede ancora molto nei valori di determinate convenzioni, ha scelto sempre di seguire le regole quindi di scegliere ciò che fosse meglio per determinate occasioni.

Re Carlo e William abiti
Il gesto di Re Carlo/Foto Instagram @theroyalfamily (velvetstyle.it)

L’estetica per la Royal Family non è un semplice dettaglio. Questa è parte integrante del ruolo che hanno socialmente, la scelta di apparire sempre impeccabili e con uno stile adeguato, mai volgare, mai eccessivo, è parte di uno studio molto attento.

Se per gli uomini ciò si conferma nell’adottare un abbigliamento consono e sempre elegante o comunque adatto al contesto, per le donne la situazione è anche più elaborata e vuol dire niente unghie eccessive, no al make up marcato, capelli sempre in ordine, abiti adeguati e anche di stile ma comunque senza ostentare, cosa che potrebbe irritare i sudditi.

Kate Middleton in questo senso rispecchia lo stereotipo perfetto, si è infatti immedesimata al meglio nel ruolo ma anche Re Carlo che sembra ovviamente meno proiettato in questo senso invece ha fatto tanto, da una dieta per limitare i danni estetici alla cura del sorriso. Tutte cose che vengono fatte nel tempo per migliorare la propria estetica e rendersi gradevoli.

Tra tutti però c’è un dettaglio che riguarda le scelte in termini di abbigliamento e che ha un valore simbolico ed è diventato oggetto di scontro tra padre e figlio, ovvero indossare il kilt. William si è rifiutato categoricamente di farlo, in nessuna occasione lo ha mai portato e ha, secondo fonti vicine, scelto di non esibirlo in nessun caso.

Il gesto di Re Carlo e il rifiuto di William

Re Carlo per l’estate ha scelto di passare le vacanze a Balmoral, la residenza dove è venuta a mancare la Regina Elisabetta e dove tutta la famiglia da sempre passava le estati. Anche il resto della famiglia ha raggiunto Carlo e Camilla per una riunione ricca di significato, in omaggio proprio di quel luogo che fu così caso alla Regina.

Re Carlo Balmoral
La lezione di stile di Re Carlo/Foto Instagram @theroyalfamily (velvetstyle.it)

Per l’inizio delle vacanze, il re ha ispezionato la Compagnia Balaklava, 5° Battaglione del Royal Regiment of Scotland e lo ha fatto indossando il kilt, in onore della tradizione locale. Anche la madre era solita fare questo gesto ogni anno. Il problema però è che William non vuole intraprendere questa tradizione, gesto che non è piaciuto affatto al Regno e che rischia di agitare gli animi dal momento che lui sarà il futuro Re.

Il rifiuto irremovibile di William è un problema e per questo Re Carlo, ancora una volta, ha scelto di dare una lezione di stile. Quella gonna in tartan che viene esibita con tanto clamore è il simbolo del Paese. La indossava la Regina e ha sempre provveduto anche Carlo III a fare altrettanto perché è la storia della Scozia.

Anche Filippo, duca di Edimburgo, seguiva le stesse regole come ogni altro membro della Royal Family. Significa omaggiare la storia della Scozia, una terra che non è esterna al Regno e che quindi come tale va considerata in tutte le sue sfaccettature. Il problema grave è che, alla morte di Elisabetta, quando sono cambiati i titoli per tutti, William è diventato tra gli altri duca di Rothesay, conte di Carrick, barone di Renfew e signore delle Isole. Il suo no, in questo caso, ha aperto uno scontro politico e potrebbe creare gravi problemi in futuro. Da un certo punto di vista infatti è tenuto a farlo, anche se si rifiuta, scegliere di non indossare il kilt vuol dire rompere con la tradizione locale, passarla in secondo piano.

Non è solo una gonna ma un indumento che veniva utilizzato come pratico anche per gli uomini, era quello degli operai che così potevano muoversi liberamente, poi è diventato quello degli Highlands scozzesi e alla fine è entrato nella storia locale e quindi oggi ha un valore fondamentale. Prima di questo vi era già un altro prodotto simile, più pesante, poi sostituito dal kilt che è stato per anni addirittura bandito in tutto il Paese con tanto di riforma sull’abbigliamento. Per i locali quindi ha un valore importante e William, con le sue scelte, non lo sta rispettando.

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