Gli 8 comportamenti che rivelano che hai paura della solitudine, anche se non lo pensi

Tutti affrontiamo la paura della solitudine in modi diversi: c’è chi lo fa soffocandola con gli impegni mondani.

Tutti conosciamo qualcuno che è sempre l’anima della festa, non si perde mai un incontro sociale e sembra essere in uno stato perpetuo di connessione con gli altri. Forse sei tu quella persona. O forse quello è proprio il tipo di persona che vorresti essere. Diversi studi, però, evidenziano che spesso questa costante necessità di compagnia nasconde una paura più profonda: paura di stare da soli.

Spesso le persone temono di stare da sole perché non si sentono a proprio agio con i loro pensieri, che li agitano e li turbano. A loro piace uscire con gli altri o tenersi occupati perché l’interazione e l’attività tengono a bada i pensieri angoscianti“, afferma la psicoterapeuta Karen R. Koenig, LCSW, M.Ed. Diversi studi hanno anche rivelato alcuni comportamenti tipici manifestati da chi prova questo tipo di disagio.

Una paura irrazionale, con cui tutti combattiamo in modi diversi

Uno dei segnali più evidenti della paura di stare da soli è quello di essere continuamente alla ricerca di una relazione. Ci sono persone che temono di passare anche solo un mese da single. Gli esperti di psiche umana, però, affermano con fermezza che saltare da una relazione all’altra non è giusto né per se stessi né per i propri partner. Essere costantemente in una relazione potrebbe significare che ti stai affidando a qualcun altro per colmare il vuoto o creare un senso di autostima.

le persone estremamente socievoli hanno paura della solitudine
Molte persone cercano di combattere la paura della solitudine non passando mai neanche un momento da soli – velvetstyle.it

Proprio come l’amore, anche l’amicizia viene spesso usata per combattere la paura di stare da soli. Alcuni persone hanno il calendario pieno di impegni sociali, dai brunch del weekend alle cene serali durante la settimana, feste e incontri casuali. Per loro, è come se ogni minuto passato da soli sembrasse un vuoto da riempire.

Queste persone, quindi, sono sempre alla ricerca del prossimo impegno da pianificare. Tuttavia, impegnarsi troppo socialmente può portare al burnout e, cosa più importante, priva della possibilità di costruire una relazione appagante con se stessi. Va bene perdere qualche incontro: i veri amici lo capiranno.

Un altro segnale da considerare con cura sono un eccesso di impegno (gente che lavora incessantemente, sempre presente in ufficio), tipico delle persone che pensano che il proprio valore sia definito solo dalla produttività o dalla posizione lavorativa che si ricopre.

Le persone che hanno paura di stare da sole sono costantemente connesse, controllando ansiosamente social media, messaggi e email, e hanno una grande paura del silenzio. Essere collegati 24/7 ci dà l’illusione di compagnia, ma questa è appunto solo un’illusione. Basterà disattivare i social per qualche giorno per stupirsi dalla pace e dalla chiarezza che derivano riconnettersi con se stessi.

Il risultato di tutto questo è che ci si ritrova non si è mai davvero presenti nel momento che si vive. È come se si stesse facendo multitasking nella propria vita, pensando che in questo modo si eviterà in qualche modo il disagio della solitudine. L’ironia è che questo comportamento intensifica solo i sentimenti di isolamento, perché le persone possono percepire quando non sei completamente presente e questo può allontanarle, facendoti sentire ancora più solo.

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