La passione di Roberto Formigoni per la moda è cosa nota, così come celebri sono le sue stravaganze in fatto di abbigliamento: dalle camicie (celebri quelle fiorate), ai maglioncini, alle giacche (chi si ricorda di quella arancione?), l’ex Governatore della Regione Lombardia è spesso finito sotto i riflettori – e nel mirino degli sfottò – per i suoi look ‘arditi’. In teoria, dunque, l’ultima spericolata scelta stilistica del Presidente commissione Agricoltura Senato non avrebbe dovuto stupire più di tanto e invece…
Insomma, per farla breve, in occasione del voto di fiducia al nuovo governo di Matteo Renzi in Senato Formigoni si è presentato con un cappotto di taglio classico maschile, ma con un dettaglio di stile che ha spiazzato tutti: le maniche in pelle. Un particolare che ha suscitato una (neppure troppo) velata ironia tra i giornalisti che lo hanno intercettato all’ingresso di Montecitorio, ma alla quale l’esponente del Ncd non ha badato.
Ora, che dire: così, di primo acchito, il capospalla di Formigoni può sembrare di pessimo gusto, ma a guardare bene è tutt’altro che brutto, anzi. A tre bottoni, con reverse a lancia, taschino per pochette e tasche invisibili, è un modello decisamente elegante, che si leva di prepotenza dall’anonimato della classicità con un coup de théâtre di un certo livello. Le maniche in pelle infatti regalano al cappotto un twist molto rockettaro, senza per questo risultare eccessive o peggio ridicole.
Certo. E’ un capo che bisogna saper portare, come si dice, ma in tal senso il senatore del Nuovo Centrodestra non ha certo bisogno di consigli: la sua scelta di abbinarlo a un paio di chinos neri, a una camicia bianca e a una cravatta a righe diagonali acciaio e blu (oltre che a una giacca anch’essa blu spigata tone sur tone, come si è scoperto quando si è levato il cappotto), ha armonizzato l’insieme, giocando sui contrasti per un look elegantemente casual.
E poi, sinceramente, standing ovation per il coraggio che Roberto Formigoni dimostra da tempo indossando capi che spezzano la monotonia istituzionale e per l’invito alla nuove ministre a non lasciarsi spaventare “dalle critiche della critica“: è bastato un giorno perché Boschi & Co. passassero da look colorati ad altri total black, mentre l’ex Governatore sono anni che se ne infischia dei detrattori.
Vorrà dire qualcosa?
Foto by © La Presse @AndreaCiucci